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L’osservatorio sulle devianze minorili e i giovani: «Non dobbiamo preoccuparci, ma occuparci di loro»

Gli stati generali - come li ha definiti il prefetto Librizzi - dell'organismo per la prevenzione

Di Laura Distefano |

Il futuro si può cambiare solo creando una generazione di cittadini attivi, sensibili ai temi sociali e aperti all’accoglienza della diversità (in tutte le accezioni). Ieri al Teatro Verga, in via Giuseppe Fava, si sono svolti “gli stati generali” – come li ha definiti il prefetto Maria Carmela Librizzi – dell’Osservatorio metropolitano per la prevenzione delle devianze minorili. Un incontro che ha avuto l’obiettivo di fare il punto del lavoro già svolto e anche di annunciare i programmi dei tanti protocolli sottoscritti volti a contrastare dispersione e abbandono scolastico, marginalità sociale e a recuperare i minori a rischio.

Chi c’era

Presenti all’appello i dirigenti scolastici e i sindaci del territorio oltre i vari enti e associazioni che hanno un ruolo da protagonista nei vari progetti. « I dati Ista in materia di devianza giovanile sono ancora allarmanti: su tutto il territorio nazionale i giovani sono ogni giorno vittime e al tempo stesso autori di reati, nonché facile preda della criminalità. Le istituzioni e la società tutta sono dunque chiamate ad assumere iniziative per contrastare il fenomeno della devianza minorile, prendendosi cura delle fragilità dei minori. Noi non dobbiamo preoccuparci dei giovani ma occuparci dei giovani», ha detto Librizzi.

Poi ha preso la parola il direttore dello Stabile, Graziano Piazza che ha voluto fare una calzante similitudine: «Il teatro può essere considerato lo specchio della società, ma per poter riflettere deve essere pulito. E lo stesso quindi deve essere compiuto a livello sociale». «Chissà quanti personaggi in cerca d’autore ci sono nella nostra città e sfuggono alla nostra percezione. Bene i protocolli, ma ognuno di noi sta davvero facendo la sua parte?», si chiede, con un pizzico di provocazione, il sindaco Enrico Trantino.È toccato al presidente del Tribunale dei Minori Roberto Di Bella presentare i contenuti del decreto Caivano che ha messo a regime, con scadenze precise, le segnalazioni da parte dei dirigenti scolastici e dei sindaci sui casi di abbandono e dispersione scolastica. «Le inerzie del passato non sono più possibili, dobbiamo riportare tutti i ragazzi a scuola. Anche un solo bimbo che non va a scuola significa una sconfitta per tutti», ha detto Di Bella. Restando in tema è stata presentata la nuova piattaforma multimediale sulla dispersione scolastica del Comune che permetterà di agevolare la gestione delle segnalazioni ai servizi sociali e alle procure.

Gli studenti

Gli studenti delle scuole nei quartieri a rischio e i giovani detenuti dell’Ipm di Bicocca torneranno a fare i giornalisti. Il direttore del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo ha illustrato le iniziative del protocollo d’intesa “L’informazione come strumento di formazione per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa”. «Ancora una volta vogliamo fare in-formazione, con l’obiettivo di informare e formare i cittadini del domani». Sono due i temi scelti per gli inserti che saranno firmati dai ragazzi e che saranno pubblicati precisamente a febbraio e maggio 2025: il primo «sulla cittadinanza» e il secondo «sull’agire insieme». Con il faro della cultura della legalità che fa da pilastro. «Il giornale è una casa di vetro», ha concluso Piraneo.

Gli accordi

Sottoscritto, inoltre, un protocollo per la realizzazione della “scuola sociale di teatro” con l’associazione culturale Daf di Angelo Campolo e il teatro Stabile.Si replica l’accordo con il Catania Football Club. «Rinnoviamo il nostro impegno e la nostra voglia di essere presenti non per gli eventi ma per i fatti. Siamo pronti a metterci sempre a disposizione per chi ha bisogno. Noi siamo una grande famiglia e siamo pronti ad aiutare chi è in difficoltà», ha detto l’amministratore delegato Vincenzo Grella.L’incontro si è chiuso con una domanda di una studentessa: «Come possiamo noi ragazzi contrastare i fenomeni di devianza?». «Siate sentinelle del disagio e siate cittadini che rispettano le regole», ha detto il prefetto. La seduta plenaria poi è stata sciolta con l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’Ensemble d’Archi del maestro Raciti del Liceo Musicale Turrisi Culonna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA