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Tornata la salma di Rosario Lombardo detto “Saro ’u rossu”. Ieri cremazione in forma privata

Sui social, dopo la notizia della morte del boss lo scorso 27 agosto, c’erano state esternazioni in stile Gomorra

Di Laura Distefano |

È tornata ieri la salma del boss Rosario Lombardo, morto il 27 agosto scorso nel reparto detenuti dell’ ospedale collegato al carcere di Milano-Opera. L’esponente della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano soffriva da tempo di una patologia cardiaca che infatti, per molto, tempo lo ha tenuto lontano dalle celle degli istituti penitenziari. Le sue condizioni di salute nell’ultimo periodo si erano aggravate e infatti era stato trasferito dalla cella in corsia. Prima del trasferimento del cadavere le autorità competenti hanno disposto l’autopsia, anche su sollecitazione dei familiari.

Ieri alle 15,30, a Misterbianco, si è svolta una brevissima cerimonia in forma privata per la cremazione del corpo. Poi l’urna, con le ceneri, è stata affidata ai familiari che l’hanno trasportata a casa.Il questore ha disposto un provvedimento con una serie di prescrizioni che sono state assolutamente rispettate. Vietati qualsiasi tipo di corteo o manifestazione pubblica. L’arrivo fino al forno crematorio è stato comunque oggetto di un preciso dispositivo di ordine pubblico.Sui social, dopo la notizia della morte di Lombardo, c’erano state esternazioni in stile Gomorra che avrebbero potuto far presagire “riti” di ostentazione criminale che sono stati così evitati.Il boss santapaoliano è stato condannato più volte per mafia: nei processi Stella Polare, Ghost e Carthago. Proprio in quest’ultimo caso, i carabinieri scoprirono che “u rossu“, nonostante gli arresti domiciliari, convocava summit e gestiva gli affari di droga. Per i pentiti Rosario Lombardo era stato pungiutu. Era, insomma, un uomo d’onore di Cosa Nostra etnea.La. Dis.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA