l'inchiesta
Casteldaccia, gli operai sono morti asfissiati: le prime conferme dalle autopsie. Migliora l’unico sopravvissuto
Funerali separati per le vittime della tragedia sul lavoro
Asfissiati dall’idrogeno solforato. E’ questo il primo responso dell’autopsia su tre dei cinque operai morti lunedì a Casteldaccia in un tragico incidente sul lavoro. L’idrogeno solforato è un gas altamente pericoloso per l’uomo, incolore, idrosolubile e con una densità maggiore dell’aria e per questo tende ad accumularsi in basso negli ambienti chiusi, come appunto la vasca piena di liquami fognari. Le vittime avevano infatti i polmoni ostruiti.
Intanto sono migliorate le condizioni di Domenico Viola, 62 anni, dipendente della Quadrifoglio Group, l’operaio coinvolto nell’incidente che è costato la vita a 5 suoi colleghi. Su Viola sono in corso test di ventilazione che mirano a verificare la capacità del paziente di respirare in modo non totalmente controllato dai ventilatori meccanici. Il quadro neurologico come spiegano dal Policlinico di Palermo dove il paziente è ricoverato nella terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza diretto dal professore Antonino Giarratano, mostra segnali positivi e si entra in contatto. «Resta esposto ancora alle conseguenze dell’insulto polmonare inalatorio e da parte di liquidi infetti – spiega la nota – Prosegue, pertanto, il trattamento di supporto intensivo respiratorio, circolatorio e antinfettivo con antibiotici di ultima generazione. La prognosi sulla vita resta ancora riservata».
Per i cinque operai morti non ci saranno invece funerali comuni. Quelli di Giuseppe La Barbera sono stati fissati per lunedì 13 maggio alle 10, nella Chiesa del Carmelo a Palermo. Quando saranno terminate le autopsie la Procura di Termini Imerese, che indaga sulla strage, darà il nulla osta per la sepoltura.
Per le morti è indagato il titolare della società Quadrifoglio per cui lavoravano 4 delle vittime, Nicolò Di Salvo che risponde di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche e di lesioni personali colpose gravissime aggravate ai danni dell’unico dipendente sopravvissuto.
La Procura ha affidato l’esecuzione degli esami autoptici a quattro medici: Stefania Zerbo, Ginevra Malta, Erika Serena Sorrentino e Tommaso D’Anna, Alle operazioni peritali partecipano anche i consulenti delle parti offese .
I familiari di Giuseppe La Barbera, la più giovane delle vittime, hanno nominato il dottor Alessio Tarantino, e sono difesi dalla Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e dagli avvocati Giuseppe Emanuele Greco e Ornella Maria Cialona.
Per i parenti di Epifanio Alsazia è stato nominato consulente tecnico il dott. Antonio Guajana; per i familiari di Roberto Ranieri, difesi dall’avv. Sebastiano D’Angelo, il dott. Manfredi Rubino. Nessun esperto di parte è intervenuto per l’indagato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA