CATANIA – Non ce l’ha fatta la quattordicenne investita martedì scorso, intorno alle 22, al viale Lorenzo Bolano della circonvallazione, sulla carreggiata nord in direzione Misterbianco, all’altezza dell’incrocio con la via Pacinotti. La ragazzina è morta ieri dopo cinque giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Marco di Librino.

La giovane era stata subito soccorsa e trasportata all’ospedale Cannizzaro, dove le sue condizioni erano apparse subito critiche: la giovane era giunta priva di coscienza, con un trauma cranico e le fratture del bacino e di una gamba.

Sottoposta a un test per il Covid-19, com’è ormai prassi da quando c’è l’emergenza, la ragazza era risultata positiva e per questo era stata trasferita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Marco.

L’incidente era stato causato da un’automobile con la livrea di un istituto di vigilanza, con a bordo un dipendente che, per cause che sono al vaglio degli inquirenti, ha investito la ragazzina che con un’amica stava attraversando la strada, non è ancora chiaro se sulle strisce pedonali.

L’impatto è stato violento. Sul posto sono arrivate in poco tempo tre ambulanze. Le due minorenni sono state trasportate d’urgenza una al Policlinico (dov’è tuttora ricoverata in Chirurgia pediatrica, ma le sue condizioni pare non destino preoccupazione), l’altra prima al Cannizzaro e poi nel nuovo ospedale di Librino. Ferito lievemente il vigilante.

Sul posto era intervenuta una pattuglia della sezione Infortunistica della polizia municipale, per i rilievi del caso. Sull’accaduto la magistratura ha naturalmente aperto un fascicolo e si sta indagando per capire quali siano le responsabilità di chi era alla guida dell’auto. Responsabilità che ora, alla luce della morte della ragazza, assumono un peso maggiore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA