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In Sicilia
Fondi per eventi e spettacoli, i contributi ai fedelissimi di partito tra procedure-lampo e associazioni gemelle
Fra i destinatari Peria Giaconia (schifaniano doc) e i trapanesi di FdI Giglio e Marrocco
Il concerto di Danilo Rea & Peppe Servillo è tutto esaurito. C’è spazio ancora, invece, per i Tiromancino, Noa o l’omaggio a Giorgio Gaber. Prezzi popolari: da 10 a 25 euro. Tutti appuntamenti che si svolgeranno tra il 22 novembre e il 14 dicembre, alla 16ª edizione del festival Porto d’arte, ma per i quali la Regione ha già pagato 117mila euro. Velocissima: il 17 ottobre gli organizzatori hanno chiesto l’anticipazione, il 18 il dirigente del Turismo ha ordinato il pagamento. A mettere in piedi tutto è la Terzo millennio srl, famosa a Palermo per l’organizzazione dei Festini di Santa Rosalia, e per l’imprenditore che l’ha resa riconoscibile: Andrea Peria Giaconia.L’elefantiaca burocrazia del capoluogo, a volte, sa essere snella. Come nei casi documentati su queste pagine nell’inchiesta sui fondi agli spettacoli. Le reti degli amici degli amici, i finanziamenti mandati “in missione”, le manifestazioni (e associazioni) fantasma, i pagamenti prima ancora che un evento si realizzi e, infine, i soldi alle srl. Perché se associazioni culturali e di promozione sociale non hanno, formalmente, scopo di lucro, le srl a quello devono pensare: a guadagnare.
I contributi della Regione
Continuando a spulciare gli elenchi dei contributi concessi dalla Regione ci sono, nell’estate 2024, 146mila euro per Porto d’arte, di cui lo stesso Peria è il più noto rappresentante. Lui, però, ha lasciato la guida della Terzo millennio nell’estate 2022 per dedicarsi ad altre attività. Tipo: la presidenza del Corecom Sicilia, il Comitato regionale per le comunicazioni che ha tra le funzioni quelle di «vigilanza e controllo» sul rispetto della “par condicio”. Il manager è stato nominato dall’ex governatore Nello Musumeci, su indicazione dell’allora presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, a pochi giorni dalle regionali 2022. Quelle per cui è stato l’apprezzato spin doctor del poi eletto Renato Schifani. Ci è voluto poco perché Peria collezionasse un altro incarico: quello di sovrintendente della Fondazione orchestra sinfonica siciliana. Ruolo dal quale si è dimesso, a maggio ‘24, per una possibile incompatibilità. Per un certo periodo s’è parlato anche di un nuovo incarico al vertice del Teatro Massimo di Palermo, come alternativa di Schifani alla riconferma del sovrintendente Marco Betta voluta dal sindaco Roberto Lagalla. Adesso si fanno altri nomi, ma Peria Giaconia non dispera. Un posto per lui, comunque, ci sarà sempre.
L’occhio sulla provincia di Trapani
Sempre di fondi a società a responsabilità limitata si parla nel caso dei 294mila euro al Trapani 1905 «per il conseguimento degli scopi sociali». Dei soldi al Trapani Calcio, e del ruolo nella società sportiva dell’avvocato Roberto Schifani, figlio di, si sono già spesi fiumi d’inchiostro.Spostare l’occhio sulla provincia di Trapani, però, è utile per arrivare all’Istituto studi economici e sociali Nova civitas, a cui è stato liquidato, a ottobre, l’80 per cento di 78.400 euro per la rassegna letteraria “Identità perdute” e per “Colombaia – libro di pietra”, «che si svolgeranno da ottobre a dicembre 2024». Nota a margine: per “Identità perdute”, l’Istituto aveva chiesto a febbraio un patrocinio del valore, tutto sommato modesto, di 4mila euro. Accordato a marzo. La manovrina estiva, però, è evidentemente andata meglio. Così, a settembre, Nova civitas ha rinunciato a quei, miseri, 4mila. I quali, sottolinea il decreto regionale, sono «economia di spesa».
Le figure di Bica e Marocco
Al Museo Pepoli di Trapani c’è già stato Nicola Porro, ci saranno Gianluigi Paragone, Marcello Veneziani e, gran finale, Francesco Giubilei. Che si tratti di un consesso, quantomeno, conservatore, è chiaro dal profilo del fondatore e presidente di Nova civitas: ericino classe 1976, Livio Marrocco è stato componente del direttivo di Azione nazionale e, poi, deputato regionale. Eletto nel 2008, coinvolto (e assolto perché il fatto non sussiste) nel processo sulle “spese pazze” all’Ars, di professione è presidente del cda di un poliambulatorio ad Alcamo, per il resto del tempo è esponente di FdI e supporter dell’attività dell’attuale deputato regionale, componente della commissione Cultura, Giuseppe Bica.Sostenitore delle iniziative di Bica è anche Bartolo Giglio, ex leghista di Trapani, transitato nel 2023 tra le file meloniane, vicepresidente di Alphaomega onlus. Anche questa, ormai ça va sans dire, destinataria dei fondi da neo-tabella H della Regione: 78.400 euro, come Nova civitas. Giglio promuove, sui propri social, le attività dell’Istituto di ricerca di Marrocco.
La rinuncia della onlus trapanese
Con l’associazione del collega di partito, Alphaomega ha organizzato, ottenendo un contributo regionale di 15mila euro tramite il Museo Pepoli di Trapani, l’evento “Omaggio a Paolo – Festival della legalità 2024”. In quel caso, l’assessorato competente per i fondi era quello all’Identità siciliana. Per farsi pagare dalla Regione, la onlus ha emesso il 5 agosto la fattura numero 1. Il Turismo, per la stessa manifestazione, aveva stanziato duemila euro per un patrocinio oneroso, la onlus trapanese però ha rinunciato.Il 21 ottobre il dipartimento Turismo ha liquidato ad Alphaomega una prima tranche (quasi 30mila euro) del contributo da 78.400 euro per «manifestazioni culturali e promozionali del territorio siciliano» svolte da luglio. La ricerca online non dà molti frutti: si trova una tre giorni – 23, 24 e 25 ottobre – in collaborazione con l’Aeronautica militare all’aeroporto di Birgi. Tra le relazioni previste per studenti e studentesse, anche quella sulla «gestione dello spazio aereo in tempo di pace e di crisi».