L'INIZIATIVA
Nasce a Catania “Abbà Padre“ la prima casa per papà in difficoltà
Una comunità alloggio per padri separati e indigenti dove poter vivere e incontrare in serenità propri figli ma non solo
Domenica scorsa, Giornata mondiale dei poveri, Papa Francesco, dopo la celebrazione eucaristica, ha benedetto tredici chiavi in bronzo – opera dell’artista Timothy Schmalz – che simboleggiano altrettante case che la famiglia vincenziana, in vista del Giubileo, realizzerà in vari Paesi del mondo per accogliere indigenti.
In Italia ne è prevista soltanto una, a Catania, la casa per i padri in difficoltà, soprattutto padri separati, che sarà realizzata all’interno dell’“Agorà della carità” ideata dal vincenziano padre Mario Sirica.
Il numero 13 non è casuale. Si rifà alla scelta di Vincenzo de’ Paoli di destinare la propria eredità all’acquisto di 13 case da mettere a disposizione di altrettante famiglie povere con la richiesta di cederle ad altri indigenti non appena la loro condizione sarebbe migliorata. Un’idea che impronta la “Campagna 13 case” avviata nel 2018 e che, da allora, ha accolto e dato sostegno e aiuto a 10.000 persone in settanta Paesi del mondo.
Dove sorgerà
La casa per i padri separati – spiega padre Mario Sirica – nascerà all’interno del grande complesso dell’ex istituto Pio IX che le suore vincenziane hanno dato in comodato d’uso all’associazione Locanda del Samaritano da lui presieduta. Si tratta di ben 5.000 metri quadrati in pieno centro storico, 2.000 dei quali già occupati da alcune delle attività della Locanda: la casa di accoglienza per poveri e immigrati, la casa Lumière per le donne vittime di violenza, e il gruppo appartamento. La nuova, immensa parte, nei progetti di padre Mario diventerà un luogo di incontro e di accoglienza cui ha voluto dare il nome di “Agorà della carità” perché, nelle sue intenzioni, questa deve diventare una piazza d’incontro tra persone e realtà.
Innanzitutto si incontreranno le tante persone assistite: senza dimora, donne vittime di violenza, padri separati, giovani che non studiano e non lavorano, parenti di pazienti oncologici. Qui si potranno confrontare anche le varie associazioni che progettano risposte per contrastare la povertà estrema, e vi si potranno organizzare varie iniziative – come convegni, incontri, cene multietniche e di beneficenza – volte a sensibilizzare la cittadinanza sui problemi della povertà.
Ancora. Qui potranno trascorrere del tempo giovani cattolici e non che vogliono vivere un’esperienza di servizio e di spiritualità e ci sarà spazio anche per alcuni turisti. Questa forma di recettività consentirà agli ospiti della Locanda di svolgere un lavoro, nonché di riconquistare dignità e autonomia, e all’associazione di avere degli introiti per autofinanziarsi.
Cinque stanze e spazi comuni
Come abbiamo detto una delle iniziative di questa struttura sarà la casa per i padri separati, chiamata “Abbà padre”. Spesso, infatti, gli uomini monoreddito dopo la separazione, lasciata la casa a moglie e figli, e dato il mantenimento, non hanno più soldi per provvedere a se stessi. E alcuni finiscono a vivere in strada senza avere un luogo dove potere incontrare i figli. La casa avrà cinque stanze, in ognuna delle quali potranno essere ospitati uno o due figli nel periodo in cui il padre può vederli. Ci saranno anche degli spazi comuni: una cucina, una lavanderia e una sala da pranzo che potrà essere usata anche per i giochi dei bambini più piccoli.
Il primo a condividere questo progetto di padre Mario Sirica è stato l’arcivescovo Renna, il quale ha assicurato che non farà mancare il suo sostegno spirituale ed economico. Ora la benedizione della chiave della casa “Abbà padre” da parte del Papa che dà nuova forza al progetto che ha bisogno della collaborazione di tanti per potersi trasformare in realtà.
Di qui l’appello di padre Mario Sirica alle persone di buona volontà e agli imprenditori. Chi volesse dare il proprio contributo può rivolgersi a lui o fare una donazione alla Locanda del Samaritano O.D.V. utilizzando l’Iban: IT92N0306909606100000070722.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA