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Pescherecci sequestrati in Libia, l’accusa è di “sconfinamento”

Di Redazione |

Un alto ufficiale delle forze del generale Khalifa Haftar, parlando dei componenti dell’equipaggio dei due pescherecci italiani bloccati in Libia, ha dichiarato che nei loro confronti finora è stata mossa solo l’accusa di sconfinamento in acque libiche e «qualsiasi altra» ipotesi non è confermata e sarà eventualmente annunciata dalla Procura.

Come riporta il sito Libyan Address, ad affermarlo è il «Comandante per la guida morale» dell’Esercito nazionale libico, il Maggior generale Khaled Al-Mahjoub, in «dichiarazioni alla stampa».

L’ufficiale «ha dichiarato che i pescatori italiani detenuti a Bengasi sono al momento sotto indagine da parte dell’Ufficio della procura», scrive il sito.

«Al-Mahjoub ha detto che la principale accusa ai pescatori è l’essere entrati in acque economiche libiche senza preventivo permesso», aggiunge il Libyan Address. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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