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Trapani, verso il trasferimento di tutti i migranti ospiti del Cpr dopo la rivolta della notte scorsa: è polemica sulle condizioni del centro

Denunciate violazioni dei diritti umani e repressioni violente delle proteste

Di Redazione |

La prefettura di Trapani – anche se non è stata ancora presa una decisione ufficiale – sembra essere orientata a trasferire tutti i 145 migranti ospiti del Cpr di Milo in altre strutture. Gli incendi appiccati all’interno del Centro, infatti, avrebbero arrecato danni in diversi padiglioni: dei 200 posti letto disponibili, soltanto una ventina sarebbero ancora utilizzabili. La decisione dovrebbero essere presa nelle prossime ore.

A scatenare la rivolta sarebbe stata la ventilata esecuzione di 29 decreti di rimpatrio a carico di altrettanti tunisini che hanno appiccato il fuoco a materassi e altro materiale accatastato. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. Non ci sono stati feriti ma, come detto gravi danni alla struttura.

Le reazioni

«Quanto sta succedendo al Centro di permanenza per i migranti di Milo, in provincia di Trapani, è gravissimo ed è la dimostrazione di come questi siano luoghi inumani», ha detto la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. Secondo la cucchi, «a seguito dell’incendio che ha reso inagibile grossa parte della struttura più di cento migranti sono costretti a vivere senza un tetto sulla testa, all’addiaccio, al freddo e in condizioni estreme, umilianti. Le 140 persone trattenute, colpevoli di essere “irregolari” o richiedenti di asilo, sono state spostate in uno spazio che può ospitarne poco più di dieci. Una situazione insostenibile che sta creando molte proteste tra i migranti che, da quanto riportano i giornali e i volontari delle associazioni, sono represse duramente dalle Forze dell’Ordine. Quello che sta avvenendo a Milo è la dimostrazione che i Centri di permanenza per i migranti sono luoghi di privazione dei diritti fondamentali, lager dove non sono rispettati gli standard minimi, dove non c’è nessun rispetto per le persone trattenute e per i diritti fondamentali dei migranti. E’ necessario risolvere al più presto questa situazione e trovare soluzioni adeguate per chi è trattenuto a Milo».

Anche per i deputati del Pd Giovanna Iacono ed Anthony Barbagallo «quanto sta accadendo in queste ore nel Cpr di Milo è davvero preoccupante. Chiederemo al Ministro dell’Interno di fare immediata chiarezza su questa vicenda che, se confermata, comporterebbe una palese e grave violazione dei diritti umani».

Pure per il segretario confederale della Cgil Sicilia, Francesco Lucchesi, «la situazione denunciata delle condizioni in cui vengono trattenuti i migranti del Cpr di Milo non è degna di un Paese civile» e va fatta «subito chiarezza ripristinandoo condizioni umane, rispettose delle leggi e della dignità delle persone».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA