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il concerto

L’epilogo di “Giarre città educativa”, encomi solenni a Gianfranco Pappalardo Fiumara e Mauro Visconti

Successo per il Conservatorio di Palermo con l' orchestra di Fiati

Di Redazione |

E’ stato un epilogo in arte, musica e solidarietà quello proposto per congedare la seconda edizione di “Giarre città educativa”, promossa dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giarre, sotto l’egida del Ministero della Cultura e dell’Ars. A chiudere il cartellone di eventi culturali che hanno animato la città per un oltre un mese, con concerti, mostre, incontri con le scuole, arte e teatro, il concerto dell’orchestra dei fiati del conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, ospitato, in Duomo.

Un organico composto da allievi dell’antica istituzione musicale palermitana, formata dalla sinergia tra diversi dipartimenti: fiati, percussioni e direzione d’orchestra e che, diretti dai maestri Vincenzo Baldone e Gaetano Ortolano, hanno dato prova di eleganza e assoluto dinamismo suscitando il plauso dei presenti, proponendo un repertorio sinfonico con opere classiche di Bellini, il palermitano Ortolano, Verdi, nella prima parte e riservando una seconda parte ad opere più contemporanee, come la Danza del sol, James Bond e Fra suoni e mani, facendo intervenire, nell’ esecuzione del brano, il pubblico presente, sotto il coordinamento del maestro Salvatore Palmeri, docente del Conservatorio “A.Scarlatti”.

In programma per l’ occasione il conferimento da parte del sindaco Leo Cantarella di due encomi solenni, a nome della città. Uno al direttore artistico di “Giarre città educativa” e docente ordinario del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, Gianfranco Pappalardo Fiumara, reduce da importanti successi fra i quali i concerti tenuti al Conservatoire Royal di Bruxelles, al Conservatorio di Parigi, alla Sorbona di Parigi ed alla Carnegie Hall di New York e l’ altro al neo direttore del Conservatorio palermitano, il professore Mauro Visconti, titolare della cattedra di Direzione di coro e composizione corale del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, responsabile dell’organizzazione didattica del Conservatorio. Intensa è la sua attività concertistica, come solista al pianoforte e all’organo, come accompagnatore di cantanti lirici e gruppi corali, in formazioni cameristiche, in qualità di direttore di coro e d’orchestra. Ed oggi alla guida della più importante istituzione musicale siciliana.

Nella stessa serata è stata l’arte visiva protagonista con il maestro Emanuele India che ha esposto tre installazioni, nate dall’alchimia di colori e segni, frutto di tecniche e saperi che attingono ad una sapienza antica ed ad una cultura millenaria.

«Noi ci troviamo nel Duomo – ha detto il referente culturale di Giarre città educativa, l’ispettore regionale BB.CC, Nicolò Fiorenza- che è già un gioiello dell’architettura siciliana di metà ottocento e che ha ospitato al suo interno queste opere, fatte giungere da Palermo, del maestro Emanuele India, che ha impreziosito con tre installazioni di cui un ostensorio e due grandi pannelli dipinti con delle tecniche molto particolari. Un percorso artistico e culturale presente in quest’ edizione del nostro progetto, iniziato con il confronto delle soprintendenti di Catania e Messina, sul recupero e la tutela del nostro patrimonio ionico etneo e culminato oggi con la prestigiosa presenza di queste opere, per far comprendere quanto comunicare l’arte e la cultura sia davvero importante. Abbiamo voluto iniziare questo concerto – ha evidenziato Fiorenza- con il ricordo delle vittime di femminicidio, aderendo a “Posto occupato” per gridare il nostro forte no alla violenza di genere, perché fatti così incresciosi, come quelli raccontati in questi giorni, non abbiano più a verificarsi».

Infatti un paio di scarpette rosse, simbolo della lotta per i diritti delle donne contro la violenza di genere, erano in prima fila, per ricordare le vittime di violenza, come Giulia Cecchettin, il cui femminicidio, in questi giorni, ha scosso l’opinione pubblica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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