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L'INCONTRO

Ast, dopo il sit-in lavoratori accolti in assessorato: intesa per proseguire trasporto in 14 Comuni

Si tratta di Acireale, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Carlentini, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa, Scicli e Siracusa

Di Redazione |

L’Ast proseguirà nel garantire i collegamenti urbani gestiti dall’azienda. Lo dice la Fit Cisl dopo l’incontro all’assessorato regionale alle infrastrutture. «C'è la disponibilità di una proroga di due anni per i collegamenti urbani gestiti dall’azienda pubblica di trasporti in 14 centri – dice la Fit Cisl – La vertenza riguarda 774 lavoratori e il futuro del trasporto pubblico in Sicilia. Al vertice erano presenti oltre l’assessore Alessandro Aricò, il capo del dipartimento Fulvio Bellomo, i rappresentanti dei 14 centri in cui i trasporti urbani sono gestiti dall’Ast (Acireale, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto, Caltagirone, Carlentini, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa, Scicli e Siracusa), l’azienda e le associazioni datoriali Asstra e Anav».

«E' stato riferito dal capo di gabinetto e dal responsabile della segreteria dell’assessore che Ast ha trovato una quadratura con i 13 comuni – dice Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl – è stata l’occasione per chiedere un tavolo permanenze sulla vertenza Ast per trovare una soluzione con il socio unico per garantire con continuità i servizi di trasporto in quelle aree che non vengono raggiunti dal trasporto extraurbano e anche dal treno in tratte commerciali poco appetibili». 

Questa mattina si è tenuto davanti all’assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità, a Palermo, un sit-in indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal per chiedere soluzioni per la vertenza Ast. 

I sindacati chiedono la ricapitalizzazione dell’azienda da parte della Regione, socio unico, e un piano aziendale che disegni le sue prospettive che passano anche per il mantenimento delle tratte urbane, che Ast sta dismettendo. «Senza queste – è il parere dei sindacati – il futuro dell’azienda è incerto ed eventuali affidamenti dei Comuni ai privati non offrirebbero alcuna garanzia per i lavoratori». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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