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Carige: respinto ricorso Malacalza, Bper liquiderà minoranze

Famiglia condannata a pagare spese legali, 20/9 addio alla Borsa

Di Redazione |

GENOVA, 17 SET – Il Tribunale di Genova ha respinto il ricorso cautelare presentato da Malacalza Investimenti, con il quale la holding della famiglia piacentina aveva chiesto di inibire a Bper l’esercizio del diritto di acquistare le residue azioni di Carige non ancora in possesso dell’istituto emiliano. Il diritto di Bper di procedere allo squeeze-out delle minoranze di Carige, ricorda la nota, era maturato dopo che l’istituto guidato da Piero Luigi Montani aveva conseguito il 95% della banca genovese, per effetto dell’opa e della successiva procedura di sell-out. Il Tribunale di Genova ha anche condannato Malacalza al pagamento delle spese di giudizio. La decisione rimuove le ultime incertezze sulla possibilità di Bper di salire al 100% di Carige, il cui addio da Piazza Affari, in vista dell’integrazione con Bper, è fissato per martedì prossimo. Il ricorso presentato dai legali che assistono Malacalza Investimenti era basato su tre questioni. La prima riguardava l’Opa di Bper. Il 3 agosto la Banca modenese aveva dichiarato in un comunicato di avere raggiunto il 93,9% del capitale post-opa aggiungendo di volere acquistare azioni sul mercato per raggiungere il 95%, soglia prevista dal Testo unico della finanza per procedere con il sell-out, in pratica un secondo giro di offerte. Ma per Malacalza ci sarebbe stata una violazione dell’articolo 111 del Tuf che riconosce il diritto di acquisto al raggiungimento di quella soglia a seguito dell’opa totalitaria. Il secondo punto del ricorso riguardava le informazioni che gli azionisti di minoranza avrebbero ricevuto da Bper per vendere le loro azioni: informazioni non corrette e false, secondo i legali di Malacalza, perché avrebbero comunicato che gli azionisti che non avessero ceduto le proprie azioni a Bper nell’ambito della procedura sarebbero divenuti titolari di “azioni non quotate”. Il terzo motivo riguardava l’illegittimità del Cda di Carige e la mancanza di amministratori indipendenti.

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