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Il click day fallisce: sito irraggiungibile, tutto rinviato all’8 ottobre

Di Redazione |

«Problematica tecnica imputabile a Telecom», con questa motivazione il click-day del bonus Sicilia, destinato dalla Regione alle imprese danneggiate dal lockdown, è stato rinviato a giovedì: stamattina, infatti, il sito messo a disposizione dall’assessorato alle Attività produttive non ha supportato la mole di richieste. “I numeri che quotidianamente ci fornisce la piattaforma informatica – aveva annunciato nei giorni scorsi l’assessore Mimmo Turano – ci consegnano l’alto indice di apprezzamento per questa misura: in quattro giorni diecimila domande pre compilate per circa 128 milioni di euro. Bonus Sicilia è una misura che con il presidente Musumeci abbiamo concepito per sostenere concretamente le microimprese danneggiate dal lockdown e non come un contributo ridottissimo da distribuire a pioggia e senza criterio». Ma non erano mancate le critiche al provvedimento. Secondo Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale degli Ordini dei Consulenti del lavoro della Sicilia, ” una delle condizioni di ammissibilità previste dall’Avviso era l’essere in possesso di Durc, attestato di regolarità dei versamenti contributivi, rilasciato da Inps o Inail. Ebbene, le norme nazionali emanate in ‘lockdown’, quando gli uffici erano chiusi, hanno prorogato fino al prossimo 18 ottobre la validità dei Durc rilasciati prima dello scorso 20 gennaio. Ma le imprese che ne erano in possesso a quella data erano poche». Inoltre nei giorni scorsi il presidente regionale di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina aveva lanciato l’allarme di un possibile flop dell’inizio del click-day: «il portale attraverso cui si dovrebbe concorrere al bonus Sicilia ha problemi tecnici e impedisce la partecipazione a imprese che hanno invece le carte in regola per concorrere», aveva affermato. Promette infine la Regione: «siamo in attesa che l’azienda di telefonia certifichi il malfunzionamento, ma l’avvio del click-day è rinviato”Problemi alla piattaforma informatica che raccoglie le richieste di assegnazione del Bonus Sicilia.

Il “click day” slitta dunque alle 9 del prossimo 8 ottobre. Il Bonus Sicilia è pari a 125 milioni di aiuti a fondo perduto per le microimprese chiuse durante i lockdown. Le imprese che si sono accreditate ammontano a 55.916. Per poterle finanziare tutte sarebbero necessari 675.615.777 milioni. Ma solo i più veloci otterranno i contributi.

Sicindustria. Critica Sicindustria: «Come purtroppo temevamo, è stato subito un flop. Da settimane Sicindustria manifesta tutte le perplessità circa il metodo e i requisiti di accesso di uno strumento che ha già manifestato tutta la propria inadeguatezza. Oggi la conferma di un flop annunciato e il rinvio alle ore 9 di giovedì 8 ottobre”. “In Sicilia – denuncia il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese – il sistema del click day è diventato per gli imprenditori un vero e proprio calvario. Anzi peggio. Sicindustria continua pertanto a ribadire la necessità di una maggiore efficienza ed efficacia nei processi di assegnazione delle risorse pubbliche e una valutazione dei progetti da finanziare non sulla base di un sistema troppo spesso malfunzionante e basato solo sulla rapidità di un click, ma su criteri di ammissibilità e selezione oggettivi per progetti produttivi capaci di generare ricchezza”.

M5S. “Altro che click day, è stato crack day: Il governo regionale è presuntuoso e incompetente. Turano e tutti i responsabili di questa genialata devono andare a casa con grande vergogna e non farsi più vedere dai siciliani. Abbiamo avvisato ogni giorno il governo Musumeci che la modalità di assegnazione dei fondi alle imprese colpite dalla crisi derivante dalla pandemia sarebbe stato un flop e così è stato. Solidarietà massima alle aziende”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle a proposito del flop del click day predisposto dalla Regione Siciliana per l’erogazione del bonus di ristoro alle imprese colpite da crisi derivante dalla pandemia. I deputati Cinquestelle avevano denunciato questa possibilità già ad agosto con interventi in aula a Palazzo dei Normanni, atti parlamentari e richieste di audizione in commissione attività produttive all’Ars.

“Proprio ieri – spiega il capogruppo Giorgio Pasqua – avevamo reso noto come le domande caricate sul portale della Regione Siciliana dalle imprese risultavano mescolate con dati di altre aziende. Il sistema era in sostanza andato in crash ancora prima del click day. Oggi l’epilogo di un disastro annunciato con il sito in tilt e le aziende inferocite. 

“Non esiste volta – diceva Luigi Sunseri a Sala D’Ercole – in cui la Regione Siciliana non abbia fallito sul click day. Anche questa volta metteremo a rischio 130 milioni di euro destinati alle imprese attraverso una modalità che di fatto non mette le imprese sullo stesso piano. L’impresa collegata con la rete internet dotata di fibra non può matematicamente avere le stesse possibilità delle imprese che cliccano dalle Madonie o dai Nebrodi con connessione decisamente più lenta”. 

Mercoledì 7 ottobre la Commissione Attività produttive avrà in audizione l’assessore Turano proprio su richiesta delle deputate Cinquestelle Jose Marano, Ketty Damante e Valentina Zafarana. “Già il fatto di avere la possibilità di parlare con l’assessore Turano a cose fatte- spiegano le deputate – la dice lunga sulla supponenza di questo governo regionale, ma siccome è stato un flop e la Regione si è vista costretta a rinviare ad altra data questo benedetto click day, chiederemo all’assessore, tra le altre cose, conto di quanto è costata questa procedura alle tasche dei contribuenti siciliani ed ovviamente degli imprenditori”. 

Claudio Fava. “Le scuse accampate e le rassicurazioni fornite dall’assessorato regionale alle attività produttive sono prive di fondamento: il sistema del click day scelto per l’assegnazione delle somme del bonus Sicilia alla piccola e media impresa si conferma una lotteria”. Lo afferma Claudio Fava, che ricorda come “solo una richiesta su cinque otterrà risposta positiva, confermando che la sopravvivenza di migliaia di aziende dipenderà dal caso e dalla velocità di connessione.”

Per il presidente dell’antimafia, “a tutto questo si aggiunge la beffa di una piattaforma già in crash dopo pochi minuti, tanto da dover rinviare a giovedì l’avvio della procedura. Altri giorni di ritardo, in attesa che il governo regionale trovi, come sempre, nuovi capri espiatori: il destino, la collera degli dei, l’anno bisestile…”

“Esattamente com’è avvenuto per la cassa integrazione in deroga, per i ritardi nelle erogazione dei fondi ai comuni per l’assistenza ai soggetti deboli, per il sistema dei controlli e della prevenzione, per i fondi per il turismo – prosegue Fava – per Musumeci e i suoi assessori, la colpa è sempre degli altri. Per i siciliani, no. Assessore Turano e presidente Musumeci, un passo indietro per favore…”.

Il Pd. “Un’altra volta. Il click day è in crusch. Le imprese siciliane ringraziano sentitamente la Regione e il presidente Musumeci che avrebbe dovuto vigilare affinché tutto – almeno stavolta – funzionasse alla perfezione. Oggi aziende e imprenditori erano davanti al computer in attesa del fatidico momento e alle 9 prima il sistema è divenuto inaccessibile poi la comunicazione che il click day viene spostato all’8 ottobre”. Lo comunica il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che ha ricevuto numerose segnalazioni sul blocco subito dal sistema che serve a raccogliere le domande per il bonus Sicilia.

“E’ una Regione allo sbando che appena ieri aveva diffuso un comunicato per tranquillizzare tutti – aggiunge Barbagallo – sull’efficienza del sistema, che non aveva subito alcuna intrusione. E oggi l’ennesima brutta figura della Regione. L’unico a non accorgersi di tutto questo è proprio Musumeci che evidentemente alle brutte figure è oramai abituato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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