Talmente pericolosa da essere stata transennata. Via Francesco Giovanni Chiavetta, nella zona industriale di Catania, resta così da quasi una settimana. La corsia allagata, le buche e il manto stradale sprofondato in alcuni punti hanno portato all’inevitabile chiusura della strada.

“C’è da chiedersi adesso fino a quando resteranno transenne e nastri rossi di pericolo? Da troppi anni la zona industriale della città resta in queste penose condizioni ed ormai i danni alle auto o ai camion, a causa delle voragini, non fanno quasi più notizia”.

A parlare è Ersilia Saverino, presidentessa dell’assemblea provinciale di Catania per il Partito Democratico. “Qui ci vogliono meno passerelle e più fatti concreti: un concetto ribadito più volte dagli imprenditori che, nella zona industriale, hanno investito molto in termini di risorse e sviluppo del territorio”. Strade al buio, vie piene di buche come dei gruviera e discariche abusive. Le condizioni della zona industriale di Catania non lasciano spazio a dubbi: disagi e problemi enormi per un’area vasta quanto una città di medie dimensioni. Un luogo attraversato ad ogni ora del giorno e della notte da residenti e da migliaia di impiegati e operai che lavorano nelle decine di imprese e ditte disseminate in tutto il territorio. Da Pantano D’Arci fin quasi l’Oasi del Simeto, la zona industriale comprende gran parte della zona sud di Catania. Ed è qui che si concentrano le segnalazioni e le proteste di associazioni, imprenditori e comitati.

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