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Cc uccise moglie, citati ministeri

Di Redazione |

PALERMO, 4 APR – Il 7 febbraio 2012 a Palermo un carabiniere di 40 anni Rinaldo D’Alba uccise la moglie Rosanna Siciliano, 38 anni, davanti alle due figlie, all’epoca di 12 e 5 anni, e poi si suicidò. Ora le due figlie una di 19 l’altra di 12 anni con la nonna materna Rosaria Alessi e gli zii materni Ignazio, Manuela e Alessia Siciliano hanno citato la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Difesa e il ministero della Giustizia davanti al tribunale civile di Palermo chiedendo il risarcimento del danno. Secondo i familiari la vittima ”si era rivolta alle Forze dell’Ordine prima di essere uccisa. Aveva raccontato ai carabinieri che il marito la minacciava, anche davanti alle figlie, che era violento, che la picchiava e urlava contro spaventandola al punto da non volerlo più vedere”. Gli avvocati Vanessa e Gabriele Fallica, che rappresentano i familiari di Rosanna siciliano, ritengono sussista ”una responsabilità dello Stato ed in particolar modo dell’Arma dei Carabinieri, per le gravi omissioni”.

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