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Genovese: esperti difesa,cronico uso droghe influì su azioni

Punta su vizio parziale mente e si fa interrogare in abbreviato

Di Redazione |

MILANO, 01 GIU – Una cronica intossicazione da stupefacenti e un deficit psicologico, con disturbi anche narcisistici, che avrebbero influito sulla sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, riducendola. E’ questo, a quanto si è saputo, l’esito di una consulenza depositata dalla difesa di Alberto Genovese, imprenditore del web imputato a Milano con l’accusa di aver violentato, dopo averle rese incoscienti con un mix di cocaina e ketamina, due modelle: una, 18 anni, durante una festa organizzata il 10 ottobre di due anni fa nel suo attico con vista sul Duomo e ribattezzato ‘Terrazza Sentimento’, l’altra, 23 anni, sua ospite in una villa di lusso a Ibiza nel luglio precedente. Oggi il gup di Milano Chiara Valori ha ammesso la richiesta di Genovese di essere processato con rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena e a porte chiuse) condizionato, tra l’altro, al deposito di una grossa mole di documenti, tra cui relazioni mediche sulla sua dipendenza dalle droghe e sulle su condizioni psicologiche. Nella prossima udienza del 27 giugno, tra l’altro, oltre all’esame di una psicologa, consulente della difesa, l’ex fondatore di molte start up digitali si farà interrogare in aula. In sostanza, con il deposito al gup soprattutto di un’ultima relazione medica la difesa dell’ormai ex imprenditore prova a sollevare il tema di un possibile vizio parziale di mente al momento dei fatti. La sentenza nel processo potrebbe arrivare il 19 settembre (altre udienze il 7 e il 18 luglio).

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