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Migranti, soccorritori di Mediterranea dal Papa con arcivescovi di Palermo e Napoli

"E' stato un incontro intenso di oltre un’ora nel quale sono stati affrontati da più punti di vista i temi del Mediterraneo, ovviamente pensando alla terribile situazione di migliaia di donne, uomini e bambini che continuano a morire"

Di Redazione |

La questione dei salvataggi in mare al centro delle attenzioni di papa Francesco. Il Pontefice ha infatti ricevuto una delegazione di Mediterranea Saving Humans, che ha incontrato anche il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale. Accompagnata dal cardinale Francesco Montenegro e dagli arcivescovi di Palermo e Napoli, Corrado Lorefice e Mimmo Battaglia, Mediterranea ha voluto condividere con il Papa, ringraziandolo, il cammino che sta percorrendo con le Chiese, che vede come capofila le arcidiocesi di Palermo e Napoli, tra le principali comunità del Mediterraneo italiano, ha scritto sul suo sito il quotidiano Avvenire, pubblicando anche foto dell’incontro.«E’ stato un incontro intenso di oltre un’ora nel quale sono stati affrontati da più punti di vista i temi del Mediterraneo, ovviamente pensando alla terribile situazione di migliaia di donne, uomini e bambini che continuano a morire in quello che è diventato un grande cimitero senza croci»: così Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, ha raccontato all’ANSA l’incontro avuto ieri con Francesco, insieme alla delegazione degli equipaggi della nave che presta soccorso ai migranti.

«Il Papa ci è sempre stato vicino anche se viviamo in un mondo al contrario – ha sottolineato – dove spesso chi soccorre è additato come un criminale. Per noi di Mediterranea è stato un momento fondamentale – aggiunge – nel cammino che stiamo portando avanti con tante realtà laiche e religiose per creare una rete degli uomini e delle donne di buona volontà». Una rete, ha spiegato Casarini, «che si oppone con la pratica concreta alla disumanità, alle torture, alla violenza del filo spinato e dei muri ai confini». «Insieme possiamo conquistare una ‘terra promessà dove le vite umane valgono di più di qualsiasi equilibrio di potere. Papa Francesco, ancora una volta – ha concluso il capomissione – ci ha fatto un grande dono incontrandoci».

Cuore dell’evento «è stata la condivisione con papa Francesco di quello che è il punto di incontro tra le Chiese e le tante persone di buona volontà, provenienti da tanti mondi anche lontanissimi tra loro, che fanno parte di Mediterranea», ha spiegato don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea. Al Pontefice gli equipaggi della piattaforma di soccorso italiana hanno parlato «dell’amore viscerale, quell’amore che caratterizza il cuore di Dio, il cuore di Gesù e che ogni persona è capace di provare. Quell’amore viscerale – ha detto don Ferrari al Papa – che ci porta ad agire nel Mediterraneo e in Ucraina».

La delegazione di Mediterranea tra gli altri era composta dalla presidente Vanessa Guidi, con Luca Casarini, Alessandro Metz, Beppe Caccia, il comandante della nave Mare Jonio, Giovanni Buscema, la capomissione Sheila Melosu, e la capomissione in Ucraina, Laura Marmorale. Presente all’incontro anche il giornalista di Avvenire Nello Scavo. Al termine è stata donata al Pontefice un’opera di Igor Scalisi Palminteri, “pittore di quartiere» a Palermo. Vi è raffigurato Sant’Erasmo, pescatore di uomini, che indossa un giubbetto di salvataggio e due remi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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