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Università di Sassari, 462 anni ‘al servizio della comunità’

Rettore Mariotti, 'presenza card. Zuppi è messaggio di speranza'

Di Redazione |

SASSARI, 19 FEB – “L’Università di Sassari si sta ritagliano un ruolo che, andando oltre la primaria missione per la didattica e la ricerca, ne faccia una istituzione al servizio della comunità”. L’ha detto il rettore dell’ateneo sassarese, Gavino Mariotti, a margine della cerimonia di inaugurazione del 462esimo anno accademico, al quale hanno preso parte le più alte cariche istituzionali, civili, militari ed ecclesiastiche della città e del territorio. Mariotti ha annunciato lo sforzo straordinario per implementare l’offerta di formazione, in coerenza con le potenzialità anche occupazionali del territorio. “Siamo pronti al varo di due nuovi Dipartimenti, quello per l’Innovazione che avrà base a Olbia e quello per l’Informatica che sarà a Sassari”, ha detto Mariotti, che tornando al ruolo di primattore nel dibattito sociale e culturale isolano ha voluto spiegare ancora la scelta di invitare il cardinale Matteo Maria Zuppi a tenere una lectio magistralis in una occasione come quella odierna. “È il più grosso ambasciatore di pace nel mondo, ci è sembrato opportuno chiedere la sua presenza perché portasse anche da qui un messaggio di speranza – ha detto Mariotti – e questo è anche il motivo per cui abbiamo invitato le scuole superiori, perché i ragazzi possano ascoltare le parole di un ambasciatore di pace”. In un Teatro Comunale gremito di autorità e di rappresentanti del mondo produttivo, sociale e culturale, ma anche di insegnanti e studenti dell’Università di Sassari, hanno preso la parola anche il sindaco di Sassari, Nanni Campus, l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gianfranco Saba, e l’assessore regionale della Salute, Carlo Doria, che dell’ateneo è anche docente. “Mentre la mia attività politica volge al termine, questo mi sembra il contesto più adatto per lanciare un appello al voto – ha detto Campus – astenersi significa rinunciare a partecipare alla costruzione del futuro della nostra terra”. Monsignor Saba si è unito al richiamo al dialogo e comunicazione come “pilastri su cui costruire percorsi di pace”, mentre Doria ha sottolineato che “mai come in questi anni è stato forte il rapporto di collaborazione tra Regione e Università di Sassari nell’interesse della comunità”.

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