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Disabili, Locatelli “Valorizzare ogni persona rende piú forti comunitá”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Investire sui talenti e le competenze di ogni persona fa crescere le nostre comunitá e rafforza tutto il Paese. Dobbiamo vedere le potenzialitá e non i limiti e cambiare sguardo per passare da un sistema legato al mero assistenzialismo alla piena valorizzazione di ogni persona e al diritto di tutti di vivere una vita partecipata dal punto di vista civile, sociale, politico, ricreativo, sportivo, formativo e culturale”. Cosí il ministro per le Disabilitá Alessandra Locatelli a margine dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilitá (OND), che ha convocato in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilitá. “Dare opportunitá alle persone significa migliorare la qualitá di vita delle persone stesse ma anche creare economia nelle nostre comunitá e nel nostro Paese – sottolinea -. Bisogna crederci. Non possiamo piú permetterci di lasciare indietro nessuno. Le persone vogliono dare di piú, vogliono essere autonome, vogliono essere parte integrante delle nostre societá, vogliono essere cittadini pieni e riconosciuti e il lavoro é uno strumento fondamentale. Attraverso l’inclusione lavorativa possiamo davvero far crescere tutto il Paese”. “Nessuno puó chiamarsi fuori dal tema dell’inclusione e del rispetto dei diritti delle Persone con disabilitá, perchê riguarda tutti e tocca la vita di tantissime famiglie che vanno adeguatamente sostenute. Penso, in particolare, ai caregiver familiari conviventi, persone che amano e curano i propri cari, che non desiderano essere sostituite ma accompagnate in questo complesso e delicato compito – aggiunge Locatelli -. A breve verrá presentata una proposta che partirá dal caregiver familiare convivente, e prevalente, per garantire tutele differenziate e specifiche a tutti i caregiver familiari. È sicuramente un tema complesso – conclude il ministro -. In gioco ci sono tanti aspetti, tra cui la condizione economica perchê come é noto, a paritá di reddito, una famiglia al cui interno c’é una persona con disabilitá é piú povera. Sono convinta serva un ripensamento dei servizi per coinvolgere e considerare anche le esigenze della famiglia. Questo significa attivare percorsi innovativi e flessibili nella prospettiva del “Progetto di vita”, cuore della riforma sulla disabilitá che stiamo attuando e che pone finalmente la persona al centro delle politiche e dei sostegni, a partire dai suoi bisogni e dal suo diritto di scegliere, come prevede la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilitá”. – Foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). sat/com 03-Dic-24 09:57

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