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Rinofiller, la soluzione senza bisturi per gli inestetismi del naso

Di Redazione |

MILANO (ITALPRESS) – Il naso é l’elemento cardine del volto, responsabile piú di tutti dell’armonia complessiva. Non a caso la rinoplastica é tra gli interventi di chirurgia plastica piú eseguiti. Secondo l’ultimo studio dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS), in un anno vengono eseguite nel mondo circa 995 mila rinoplastiche, di cui oltre 25 mila solo in Italia. Non in tutti i casi, peró, é necessario un vero intervento chirurgico con frattura, rimodellamento delle ossa, anestesia e convalescenza. Per alcuni inestetismi basta il rinofiller, un’iniezione di acido ialuronico sul dorso o sulla punta. È uno dei temi affrontati da Francesco Klinger, ricercatore dell’Universitá degli studi di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, il nuovo format tv dell’agenzia di stampa Italpress. “Esistono pazienti – ha spiegato Francesco Klinger – in cui la ricerca dell’armonizzazione della forma del naso ci consente di utilizzare tecniche mini-invasive, ambulatoriali. Nello specifico faccio riferimento a iniezioni di acido ialuronico che sono in grado di minimizzare i difetti della forma del naso. Vanno fatte, peró, con molta attenzione e competenza per la peculiaritá delle strutture anatomiche coinvolte”. Per Klinger, peró, “devono essere ampiamente sotto un margine di sicurezza e corredate di grande competenza, proprio per la tipologia di trattamento”. In particolare, ha spiegato, “il trattamento medico o mini-invasivo si riferisce a problemi di modesta entitá. Quando, invece, il paziente ha problemi piú strutturali – ha continuato – richiede manovre che portino a una riduzione quantitativa e qualitativa delle strutture nasali, quindi sono pazienti avviati a un percorso di rinoplastica chirurgica. Esistono situazioni in cui la rinoplastica puó essere limitata a un solo distretto, in particolare il distretto inferiore del naso. Questo é molto indicato nei pazienti che portano i segni della vecchiaia sul volto, in cui la caratteristica principale é avere una punta nasale che aumenta nelle dimensioni e nella caduta verso le labbra”. Il naso, quindi, é importante nel valutare l’invecchiamento di un viso. “È un elemento centrale – ha affermato – nell’armonia del volto e ancor piú in un volto che ha tratti senili. Ringiovanire questo elemento centrale che distribuisce luce al volto é il punto di partenza per un trattamento di questo tipo. Comunque si associa molto bene ad altre procedure chirurgiche che correggono i difetti dell’invecchiamento del volto”. Non solo nasi perfetti, perchê esistono anche quelli con forme particolari ma che comunque determinano fascino. “Esistono forme particolari, un naso che puó conferire una peculiaritá a un viso”, ha affermato Klinger, sottolineando che, peró, questo aspetto “deve essere discusso tra il nostro gusto e la percezione che il paziente ha di sê”. In ogni caso, quando si interviene occorre considerare le proporzioni del viso e della persona. “Questa é la dimostrazione – ha evidenziato – che non bisogna ragionare in modo settoriale. Nel naso dobbiamo individuare un elemento che fa parte integrante di una figura piú grande. Dobbiamo cercare il risultato fisiognomico: il naso piú naturale possibile per la figura che prendiamo in esame”. Il “messaggio principale” da inviare, secondo Klinger, é che “tutte queste manovre, che siano mini-invasive, ambulatoriali o chirurgiche, devono sempre essere corredate di una fortissima competenza e di una grandissima attenzione perchê – ha concluso – sono tutte manovre di una certa serietá”. – foto Italpress – (ITALPRESS). xa5/fsc/red 31-Gen-23 14:51

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