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La guerra

Bombe nel centro di Kiev, colpito un palazzo di 10 piani

Alba di paura nella capitale Ucraina nel ventesimo giorno di conflitto. Zelensky ringrazia l'attivista russa no war. Oggi corridoi di evacuazione da Sumy. Proseguono le trattative

Di Redazione |

Ancora un’alba di paura a Kiev. Violente esplosioni – almeno tre – sono avvenute verso le 5 in una zona residenziale della capitale ucraina e sono state sentite in tutta la città. Ad essere colpito è stato un palazzo di dieci piani: molti gli appartamenti in fiamme. Almeno due persone sono morte.  Nelle esplosioni che hanno colpito Kiev in mattinata sono stati stata danneggiati anche la facciata e gli uffici di una stazione centrale della metropolitana della capitale ucraina, la stazione di Lukyanivska.  Lo riferisce il servizio di emergenza ucraino. Poco prima le sirene erano tornate a suonare ed era scattato l’allarme anti aereo. Come riportato da alcuni testimoni, a seguito delle deflagrazioni – probabilmente provocate da missili da crociera – numerosi allarmi di edifici e auto hanno iniziato a suonare per le strade. E in mattinata arriva la notizia che Kiev imporrà da questa sera un coprifuoco di 36 ore. Lo annuncia il sindaco della capitale ucraina.

Anche a Kharkiv sono state segnalate esplosioni in città. 

L’ennesima notte di bombardamenti apre il ventesimo giorno di guerra, nel quale i rappresentanti di Russia e Ucraina si incontreranno ancora (in videoconferenza) per cercare di trovare un accordo che metta fine al conflitto. I rappresentanti di Kiev continuano a rinnovare la richiesta di un immediato 'cessate il fuoco' e del ritiro delle truppe russe dal loro territorio. La Cina – attraverso il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi – invita ancora alla "massima moderazione» nella gestione della crisi, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel frattempo, ha presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale nel Paese per altri 30 giorni (era stata introdotta in tutto il Paese lo scorso 24 febbraio) mentre il governo ha lanciato un sito – in collaborazione con le piattaforme di criptovaluta FTX ed Everstake – per raccogliere donazioni in bitcoin e altre valute virtuali a supporto dell’Ucraina contro l’invasione russa e incanalare le risorse alla banca centrale ucraina. 

 «In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia» ha detto Zelensky in un discorso diffuso online, prima di rivolgersi ai militari russi (parlando in russo): «Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete». «Sono grato a quei russi – ha aggiunto – che non smettono di cercare di divulgare la verità, che stanno lottando contro la disinformazione e raccontano fatti reali ai loro amici e alle loro famiglie. Personalmente sono grato a quella donna che è andata nello studio di Channel One con un cartello contro la guerra». Lei si chiama Maria Ovsiannikova ed è una dipendente dell’emittente. E’ stata arrestata, ma è ricomparsa con un video pre-registrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spiegando che in Russia sono stati tutti «zombificati». 

Per la giornata di oggi sono previsti corridoi di evacuazione da quattro città nella regione nord orientale di Sumy. Lo fanno sapere le autorità cittadine, secondo quanto riporta la Bbc. In un messaggio su Telegram il capo dell’amministrazione regionale di Sumy Dmytro Zhyvytsky ha detto che i percorsi di evacuazione dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn verranno attivati tra le 9 e le 21 ora locale (tra le 8 e le 20 in Italia). Sumy, vicina al confine russo, è stata in questi giorni sotto pesanti bombardamenti e i cittadini sono rimasti senza acqua. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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