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Navalny, ‘costretto a sedere sotto un ritratto di Putin’

'E a cucire seduto su uno sgabello più basso del ginocchio'

Di Redazione |

ROMA, 01 LUG – Il rivale numero uno di Putin, Alexiei Navalny, ha scritto sui social network che nel carcere di massima sicurezza di Melekhovo, dove è stato recentemente trasferito, lavora sette ore al giorno alla macchina da cucire seduto “su uno sgabello più basso dell’altezza del ginocchio” e durante quelle che le autorità definiscono “attività educative” deve sedere “per diverse ore su una panca di legno sotto un ritratto di Putin”. Lo riportano l’Afp e Nastoyashcheye Vremya, uno dei siti internet di Radio Liberty. Secondo l’Afp, Navalny ha descritto la sua nuova cella come “una prigione dentro una prigione” e i suoi alleati, tra cui Leonid Volkov e Kira Yarmysh, hanno definito la sua nuova routine una forma di “tortura”. In carcere per accuse ritenute palesemente politiche, Navalny è stato arrestato nel gennaio del 2021, non appena è tornato a Mosca dalla Germania, dove era stato curato per un avvelenamento causato da una micidiale neurotossina che aveva fatto temere per la sua vita e per il cui uso l’Occidente sospetta l’intelligence del Cremlino. A fine maggio, un tribunale di Mosca ha confermato in appello una condanna a nove anni inflitta a marzo ad Alexei Navalny, e anch’essa ritenuta di matrice politica, in base alla quale l’oppositore doveva essere trasferito in un centro detentivo a “regime severo”, cosa che preoccupa molto i suoi sostenitori. Il Cremlino sta inasprendo sempre più la repressione contro l’opposizione: sia la rete degli uffici regionali di Navalny sia la Fondazione Anticorruzione sono state dichiarate “estremiste” in Russia con una mossa ritenuta senza dubbio politicamente motivata.

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