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Il prefetto di Palermo: “C’è un’area di disagio giovanile”. Lo psicologo: “Nei locali comportamenti tribali”

Il sindaco di Balestrate: "Siamo sgomenti"

Di Redazione |

“È una manifestazione del vuoto che ci lascia sgomenti”. Lo dice il Prefetto di Palermo Massimo Mariani commentando la morte del ragazzo in una rissa a Balestrate. “Noi abbiamo avviato un’avanzata interlocuzione con le associazioni di categoria per aumentare i controlli e la prevenzione nelle discoteche. Ma questi sono episodi che maturano in contesti di degrado, di grande disagio. La magistratura e le forze dell’ordine fanno molto, ma non spetta solo a loro. Questo vuoto ci investe un po’ tutti. Non ci si può affidare solo alle forze di Polizia, perché episodi come questi vanno contrastati a vari livelli, anche culturali”. “Sentirò a breve i sindaci di Balestrate e di Partinico e insieme cercheremo di trovare le giuste misure. C’è un’area di disagio giovanile che si coglie in episodi come questo. Parliamo di giovani che non conoscono il valore della vita. Svilupperemo ulteriormente la collaborazione, già in corso, con le associazioni di categoria e metteremo in atto tutte le possibili soluzioni di carattere preventivo”.

«Si resta sgomenti davanti a queste notizie che si ripetono ogni fine settimana in tutta la provincia di Palermo. Alcuni ragazzi non vanno in discoteca solo per divertirsi, ma per provocare risse. Davvero non riusciamo a comprendere cosa succede ai nostri giovani». E’ quanto afferma il sindaco di Balestrate Vito Rizzo, sconvolto per l’ennesima notte di violenza.«Il locale, la discoteca Medusa, è aperto da un mese. Non avevamo mai avuto segnalazioni di risse, ma l’uso di alcolici all’esterno del locale, portati da chi viene da fuori per trascorrere la serata. E tra alcool e droga il mix può scatenare le risse. Il nostro paese – dice Rizzo – è accogliente. Si fa tanto per il territorio. Una notizia del genere distrugge anni di lavoro. La discoteca è stata sempre controllata. Ma oggi è un giorno bruttissimo per il mio territorio. Sono situazioni fuori controllo».Nel 2022 davanti a un lido, sempre di Balestrate, era avvenuto un altro omicidio, quello di Vincenzo Trovato, 22 anni, morto durante una rissa.

Le discoteche e gli spazi della movida sono diventati non luoghi senza regole e confini dove far valere forza e aggressività. Spazi dell’eccesso e dell’eccitazione con comportamenti tribali: gruppi contro, liti per il possesso delle donne, problemi di ‘onore’ e di offese. Spazi vissuti senza controllo in cui musica, sostanze stupefacenti e alcolici sono misture di onnipotenza e di violenza”. Lo ha detto all’Adnkronos il prof. Gioacchino Lavanco, Direttore del Dipartimento di scienze psicologiche e pedagogiche dell’Università di Palermo, commentando la morte di Francesco Bacchi, il ventenne che ha perso la vita dopo una rissa in discoteca a Balestrate (Palermo).“In questi spazi la vita ha un valore solo nell’immediato, con poco rispetto per sé d per gli altri. Le stesse feste vengono organizzate comunicando che tutto è possibile e incitando a quelle “leggi del branco” che sono fatte di supremazia, scherno, ordalie. Una cultura del divertimento che non è ricreazione o rilassamento ma ricerca dell’eccesso e del limite”, conclude il professore di psicologia di comunità presso l’Università di Palermo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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