Governo
Decreto Infrastrutture, l’ok della Camera a fiducia anche sul Ponte sullo Stretto
Il progetto non dovrà più essere presentato per intero entro fine mese ma sarà approvato «per fasi costruttive», a pezzi
Fin dal titolo il decreto spazia dalle disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, a quelle per il processo penale e in materia di sport. Dopo la questione di fiducia posta dal governo e votata alla Camera con 162 sì e 85 no, domani il cosiddetto dl Infrastrutture arriverà al voto finale dell’aula di Montecitorio in prima lettura. Poi l’esame al Senato, con il turbo vista la scadenza imminente e la pausa estiva: entro il 28 agosto il decreto va convertito in legge.
I 13 articoli del partono dalle concessioni autostradali, con norme per sbloccare l’aggiornamento dei piani economico-finanziari, e dal Ponte dello Stretto di Messina. Cambiano soprattutto le modalità per l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte che non dovrà più essere presentato per intero entro fine mese ma sarà approvato «per fasi costruttive», a pezzi. Ci sono modifiche anche sulle variazioni dei prezzi e sugli indennizzi per gli espropri.
“Importante voto in Parlamento per il Ponte sullo Stretto di Messina”: afferma l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in relazione al Dl Infrastrutture.«Si tratta di norme che contribuiscono a dare ulteriori certezze su tempi, costi, trasparenza delle procedure, con particolare attenzione al piano degli espropri. La Stretto di Messina – sottolinea Ciucci – continua nel suo impegno per rispondere, già all’inizio di settembre, alle richieste emerse nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale e in Conferenza di Servizi. L’obiettivo, come più volte sottolineato, è di ottenere entro l’anno l’approvazione da parte del Cipess sul progetto definitivo e sul Piano economico finanziario, passando così alla fase realizzativa».
Misure del decreto riguardano poi anche i commissari straordinari per le emergenze che vedono un piano di razionalizzazione e la nascita di un Osservatorio con uno stanziamento di 250.000 euro nel 2024 e 500.000 annui dal 2025.
E il dl arriva fino al processo penale, con una revisione di tempi e modalità per le richieste di trattazione orale del ricorso e allo sport, con lo slittamento dell’abolizione del vincolo sportivo degli atleti dal primo luglio 2024 al primo luglio 2025.Il decreto prevede poi una serie di micro-interventi come i 750mila euro, per il 2024, alla Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari o i 500mila euro a favore della Fondazione Teatri di Piacenza e 7 milioni per la realizzazione del polo di alta formazione coreutica della fondazione ‘Accademia d’arti e mestieri dello spettacolo Teatro alla Scalà di Milano. E ancora: 70 milioni in tre anni dal 2025 al Polo Universitario di Ingegneria presso il Parco scientifico tecnologico di Genova Erzelli o 150 milioni per la messa in sicurezza e l’ammodernamento del sistema idrico del Peschiera.
Non è entrata in questo provvedimento invece, come era stato ipotizzato in un primo tempo, la misura “salva-Milano” sulle autorizzazioni edilizie uscita dal decreto casa e che potrebbe entrare invece in un provvedimento ad hoc.È duro il giudizio del Wwf sulle norme per il Ponte. Il voto di fiducia «può mettere a tacere il confronto in Parlamento, ma non risolve le problematiche progettuali e procedurali», afferma l’organizzazione che domanda: come si procedere per stralci nella cantierizzazione del Ponte in assenza di un progetto esecutivo e della certezza della fattibilità dell’opera?.La sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, difende le misure come «indispensabili per rispettare il cronoprogramma e per garantire indennità aggiuntive a chi sarà costretto a lasciare la propria abitazione». L’opposizione intanto protesta accusando il governo di aver posto l’”ennesima fiducia» (Azione) e il provvedimento di essere «un marchettificio» (Pd) con «zero euro per l’emergenza siccità» (Avs).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA