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Regionali: riecco Alfio Barbagallo, il “piccolo uomo” che vuole tornare (con De Luca) “nel grande laghetto”

Reso celebre dal discorso d’esordio all’Ars da musumeciano, ora ritenta l'elezione: «Finalmente si può cambiare»

Di Mario Barresi |

Il video del suo primo (e forse unico) discorso all’Ars, nel 2016, divenne «la hit dell’estate». Quel suo goffo – ma in fondo tenerissimo – moto d’emozione fu travolto dall’ironia e dallo sdegno del web, ma aprì anche un dotto dibattito su antipolitica e professionisti della politica. Questo – parola più, parola meno – il resoconto stenografico della seduta d’aula del 10 agosto 2016.

«Colgo l’occasione di ringraziare il gruppo Musumeci che ne faccio parte… Mi sento qui di far parte e stare vicino a grandi uomini e donne che posso solo insegnare […] Ognuno ha un grande ruolo nella vita per essere qui, che era il mio sogno… Mi sento un piccolo uomo in un grande laghetto con grandi e tante mano amiche che mi faranno fare questo percorso […] Io vengo di mala sanità, tanti anni fa mi è rimasta un ago addosso, che ho ancora […] Non cerco vendetta… Se io nel mio percorso potrei sbagliare, auguro che i miei colleghi mi diano la via giusta per io non compiere lo stesso sbaglio…».

Sette anni dopo, rieccolo. Alfio Barbagallo, il «piccolo uomo», vuole tornare nel «grande laghetto». Più maturo, più sicuro di sé. E con un’altra bandiera: dalla lista di Nello Musumeci (subentrò a Gino Ioppolo, diventato sindaco di Caltagirone, come primo dei non eletti) ad alfiere etneo dell’esercito di Cateno De Luca. Che ieri gli ha reso visita, brindando con lui e i suoi supporter al chiosco-bar “Al Torchio” di Aci Catena.

Strette di mano, risate e un discorsetto di spinta al «mitico Alfio Barbagallo». I due si fanno immortalare sulla  motoape-sandwich che gira da settimane con l’enorme cartellone del candidato.

Barbagallo, 51 anni, agente immobiliare, è in lizza nella lista di “De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord”, subito dietro il capolista Ludovico Balsamo. E stavolta ci crede davvero. Metabolizzato il fallito rientro di cinque anni fa (terzo nella lista dell’Udc, nonostante i 3.293 voti), nel frattempo ha consolidato la sua base elettorale. Con 634 preferenze è stato il consigliere più votato a Zafferana nel 2019.

Il suo zoccolo duro è nelle frazioni di Pisano (dove vive) e Fleri, ma «anche a Santa Venerina è fortissimo». Qui  non ricordano gli sfottò all’Ars, ma  piuttosto le battaglie da consigliere provinciale (eletto nel 2008 con la mitica “lista Delfino”, la civica Sicilia Forte e Libera di Raffaele Lombardo, altro suo vecchio riferimento politico), come quella volta che s’incatenò per far sbloccare il cantiere di una strada.

«Alfio è un uomo sensibile e generoso, amante della natura e degli animali, che ha superato con coraggio – raccontano i suoi amici –  tanti problemi di salute».

E ora ci riprova. «Il mio obiettivo è quello di rappresentare il territorio mettendo in atto la politica del fare e dare voce alla gente», spiega Barbagallo. «Insieme a voi cambierà tutto finalmente», lo slogan che campeggia sotto la sua faccia col codino alla Fiorello.

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