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Regione, ecco quale potrebbe essere

Regione, ecco quale potrebbe essere la nuova Giunta di Rosario Crocetta

Polemica su viaggio Tunisia / Commento: buon viaggio presidente

Di Lillo Miceli |

PALERMO. Prima di prendere il volo per Tunisi, dove rimarrà due giorni per partecipare alla fiera di Cartagine, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha azzerato formalmente la Giunta revocando le deleghe agli assessori. Tranne alla sua vice, Mariella Lo Bello, per non creare un vuoto di potere in sua assenza, e al magistrato Vania Contrafatto per evitare che debba chiedere una nuova autorizzazione al Csm nel caso venisse confermata.

Il cerino acceso è rimasto nelle mani del segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, che nelle prossime 48 ore dovrebbe riuscire a mettere d’accordo le correnti del Pd e, poi, il Pd con i partiti alleati. Con il Nuovo centrodestra che si ostina a dichiarare di volere rimanere fuori dal perimetro della maggioranza, ma che sarà rappresentato da un tecnico che sarà ufficializzato dall’Udc. Il presidente della Regione, in una sua esternazione mattutina, ha sostenuto che piuttosto che scegliere la via di un avventuroso viaggio nel mare in tempesta, ha scelto una più tranquilla strada, cioè quella di delegare le trattative a Raciti.

IL COMMENTO: BUON VIAGGIO PRESIDENTE

Quindi, se i partiti non riusciranno a trovare un accordo, costringendolo a fare di testa propria, non sarà stata colpa sua. Crocetta ha ringraziato tutti gli assessori per il grande impegno profuso nel loro lavoro. Adesso si cambia. Ma come? Nella sede regionale del Pd, ieri, si sono riuniti per fare il punto sulla situazione, il segretario Raciti, il capogruppo all’Ars, Antonello Cracolici, il vice presidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, e l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi. E già sin dalle prime battute, trovare la quadratura del cerchio si è capito che sarà molto arduo. Al Partito democratico, che ha 25 deputati all’Ars, spettano 6 assessorati, mentre gli altri 6 vanno agli alleati. Secondo alcune indiscrezioni, questa metà della torta dovrebbe essere così spartita: un assessore all’area Dem guidata da Giuseppe Lupo, che nel caso di un governo politico potrebbe essere rappresentata o da Anthony Barbagallo o da Marica Cirone Di Marco.

Alla Salute scontata la conferma di Baldo Gucciardi. Tre assessorati li vorrebbe l’ex area Cuperlo (corrente Cracolici), che sarebbe pronta a mettere in campo lo stesso Cracolici, Bruno Marziano e Concetta Raia. Rimarrebbe un assessore a disposizione del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che dovrebbe scegliere tra Alessandro Baccei e Vania Contrafatto. Una proposta che Faraone non ha alcuna intenzione di accogliere, potendo contare all’Ars su 10 deputati che fanno diretto riferimento a lui, contro gli 8 della corrente di Cracolici. A mani vuote rimarrebbe anche il gruppo dell’ex Megafono, ora Psi, volendo Crocetta a tutti i costi mantenere in Giunta Mariella Lo Bello (sarebbe destinata alle Attività produttive). L’altra metà della torta, cioè gli altri 6 assessorati, dovranno essere divisi tra gli alleati.

E neanche su questo versante sarà facile trovare la quadratura del cerchio. Infatti, 3 assessorati dovrebbero essere assegnati ai partiti di Area popolare, Udc e Ncd. Il Nuovo centrodestra darebbe il nome di un tecnico messinese, vicino a Ninni Germanà, gradito anche al presidente nazionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia. Nello Scudocrociato è certa la conferma di Giovanni Pistorio, mentre a contendersi la seconda poltrona sono in quattro: Margherita La Rocca Ruvolo, Mimmo Turano, Gianluca Miccichè e Orazio Ragusa. Poi, uno ciascuno a Sicilia Futura e Sicilia Democratica. Più la Lo Bello. Una spartizione che ha creato diversi malumori sia nel gruppo del Psi (ex Megafono) e sia in Sicilia Futura ai quali non sta bene che l’Udc con sei deputati abbia tre assessori, considerato che il Nuovo centrodestra ha ribadito di non volere fare parte della maggioranza, ma di essere disposto a sostenere le riforme che riterrà opportune per la Sicilia.

Sicilia Futura, che rappresenta l’ala renziana esterna al Pd, è pronta a fare quadrato con la componente all’interno del Partito democratico (Faraone). Sf chiede due assessorati e, comunque, prima di aderire alla Giunta chiede un incontro collegiale della maggioranza per mettere sul tavolo programmi, risorse e obiettivi. Difficilmente, senza un intervento della segreteria nazionale, la nuova Giunta potrà essere pronta prima del ritorno di Crocetta dalla Tunisia. Intanto Rosario Crocetto ha risposte alle critiche per il suo viaggio in Tunisia: «Non sono volato via da nulla, i partiti e la stampa erano informati da tempo di questo mio viaggio che serve ad aiutare le imprese siciliane a internazionalizzarsi, impegno concreto non chiacchiere inutili, in una fase in cui i partiti devono trovare un accordo sul nuovo governo.

La scelta di qualcuno di enfatizzare il volo è scorretta e non corrispondente alla realtà. Ho scelto proprio la coincidenza col mio viaggio per evitare fibrillazioni e consentire alla coalizione di avere un tempo utile per confrontarsi. Continuo a lavorare regolarmente – ha aggiunto – dalla mattina alla sera e il mio vice presidente Mariella Lo Bello ha la piena delega di rappresentanza e firma in questi due giorni di mia permanenza a Tunisi». Per Crocetta «sarebbe sfociato in un grave incidente istituzionale il rifiuto all’ultimo momento dell’invito fatto dalle autorità tunisine a partecipare all’Expo di Cartagine, così come non sarebbe stato utile agli operatori siciliani che invece delle chiacchiere chiedono azioni concrete». Sui colloqui in corso tra i partiti della maggioranza per la definizione del nuovo governo, Crocetta avverte: «Al mio ritorno tutto deve essere concluso e non ci saranno tempi supplementari».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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