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Scintille tra Meloni e Renzi in Aula al Senato

La premier: 'sulla benzina ci aiuti lei con l'amico bin Salman'

Di Redazione |

ROMA, 23 NOV – Botta e risposta dai toni accesi, al Senato, tra Giorgia Meloni e Matteo Renzi durante il question time con la premier in aula. Il senatore di Italia viva ha puntato il dito contro la mancata coerenza della presidente del Consiglio che “si è fermata all’opposizione”. Quindi ha contestato il “disegno paradisiaco che ha fatto e che non corrisponde alla realtà del Paese”, citando ad esempio le dichiarazioni fatte sugli sbarchi dei migranti che invece “sono raddoppiati”, le politiche anti europee (“Aveva detto alla Germania che avrebbe dovuto capire che saremmo dovuti uscire dalla Ue e ieri l’ho vista in tutta altro veste con il cancelliere tedesco”) e le promesse sul taglio delle accise sulla benzina. Meloni ha ribattuto ringraziando ironicamente Renzi per il suo “assist”:”non mi aspettavo questa opportunità”. Dunque ha citato la cresciuta di fiducia dei mercati, “la promozione di 4 agenzie di rating, che non sono di solito buone su questa materia”, il fatto che “lo spread sia ai minimi da molto tempo: sono dati che dicono qualcosa in più rispetto alle valutazioni delle opposizioni”. Poi la punzecchiatura sulla benzina: “Noi non abbiamo la bacchetta magica per i miracoli. Come lei sa, il costo della benzina dipende soprattutto dalla scelta dei paesi che detengono il petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico bin Salman (il principe ereditario saudita, ndr ), forse ci aiuta ad abbassare il prezzo. Visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte per aiutare gli italiani”.

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