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Comiso, la polemica sulla big bag e la polvere di amianto

Il consigliere comunale Salvo Liuzzo mette in luce tutta una serie di anomalie sul fronte ambientale

Di Redazione |

“Lungo la strada che collega la città di Comiso alla zona Pip, da una settimana persiste la presenza di una big bag, un grande sacco, come dice la parola stessa, che contiene amianto, quindi rifiuti speciali, come tra l’altro recita l’etichetta apposta sul contenitore in questione. E’ successo che venerdì scorso ho caricato un post su Facebook chiedendo lumi all’amministrazione comunale per capire di che cosa si trattasse. Successivamente, mi telefona un funzionario del palazzo di Città e mi spiega che il Libero consorzio comunale sta effettuando una operazione di bonifica di alcune zone della nostra provincia con l’obiettivo di procedere alla rimozione di questi rifiuti speciali, appunto riversati nelle big bag che, in un secondo momento, dovrebbero essere raccolti con le gru”.

E’ quanto evidenzia in un intervento il consigliere comunale di Coraggio Comiso Salvo Liuzzo. Il quale aggiunge: “A parte il fatto che non mi sembra il caso che questi sacchi siano collocati per una settimana sempre nello stesso posto, La circostanza, però, che voglio mettere in evidenza è un’altra. L’assessore all’Ambiente del Comune ha realizzato un video con l’intento di rimproverarmi per avere sollevato un caso inutile e quindi, a suo dire, avere provocato una vana preoccupazione tra i cittadini, pur sapendo, l’assessore, che nel frattempo avevo già precisato il tenore del mio intervento, essendo venuto a conoscenza dell’iter procedurale. Mi dispiace che l’assessore si sia rivolto in maniera molto arrogante nei miei confronti. Un episodio, secondo me, da biasimare. Un atteggiamento, quello tenuto dall’assessore, che dimostra un chiaro nervosismo, derivante dall’ormai evidente pessimo esercizio della sua delega. Comiso è sporca, mai come in questo periodo. Il centro abitato in condizioni igieniche pessime. Le periferie e le campagne piene di discariche. Contestualmente, i cittadini comisani sono costretti a pagare la tariffa Tari più cara della provincia. L’azienda che si occupa del servizio di igiene pubblica è sempre la stessa, ormai da molti anni. E mai Comiso si era trovata in queste condizioni. Quindi, il problema è politico e l’assessore deve farsene carico, facendo un bagno d’umiltà”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA