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Il presepe vivente ebraico della parrocchia San Paolo apostolo di Ragusa cattura i visitatori

Una ricostruzione il più possibile in linea con la Betlemme di duemila anni fa

Di Redazione |

Il presepe vivente della parrocchia San Paolo apostolo di Ragusa ha vissuto i primi straordinari momenti. E lo ha fatto celebrando gli ambienti della Betlemme di oltre duemila anni fa nel contesto di un apposito percorso che i fedeli e, più in generale, i visitatori hanno avuto modo di apprezzare. Sì, perché quello della parrocchia San Paolo apostolo è un presepe che possiede una specifica caratterizzazione che promana la forza della tradizione, quello della rievocazione. Un messaggio che è stato pienamente compreso da chi c’è stato ed ha avuto l’opportunità di ammirare quelle scene viventi ricreate sull’onda di ciò che si può ritenere una dimensione prettamente ebraica.

“Abbiamo cercato di pensare i luoghi della Natività – sottolinea il parroco, il sacerdote Mauro Nicosia, assieme ai componenti del gruppo organizzatore che si sono spesi per dare vita a una rappresentazione di notevole impatto – così come dovevano essere ai tempi del Cristo, a Betlemme. E’ stato un lavoro certosino, come sempre, quello condotto dai componenti della comunità parrocchiale”. Tutto ciò ha permesso ai visitatori di entrare quasi in punta di piedi nella dimensione di un mistero la cui forza continua a essere sempre molto potente, forse oggi ancora di più, a distanza di oltre duemila anni.

Il presepe della parrocchia San Paolo apostolo, a ingresso libero e senza barriere architettoniche, potrà tornare ad essere ammirato sabato 30 dicembre dalle 18,30, lunedì 1 gennaio dalle 18,30 e, ancora, il 5 (dalle 19,30), il 6 (dalle 18,30) e il 7 gennaio (dalle 17,30). La chiusura è prevista alle 21,30.

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