Cronaca
Ragusa, aggressione all’interno del carcere: un detenuto di nazionalità straniera manda all’ospedale due agenti di polizia penitenziaria
L'uomo ha prima inscenato un finto suicidio e quando è stato soccorso a cominciato a sferrare calci e pugni
Aggressione fisica all’interno della casa circondariale di Ragusa contro il personale di polizia penitenziaria. Il fatto è accaduto ieri. Protagonista un detenuto di nazionalità straniera che, inscenando un tentativo di suicidio, si era arrampicato sulle grate della finestra con cappio legato al collo. All’atto dell’ingresso nella camera detentiva dei poliziotti accorsi tempestivamente in suo aiuto, con una furia inaudita iniziava a sferrare calci e pugni contro gli stessi, utilizzando anche un oggetto contundente ricavato dalla presa elettrica della stanza. L’oggetto è stato utilizzato come il classico tirapugni. A farne le spese un sovrintendente capo e un assistente capo coordinatore, entrambi costretti a ricorrere alle cure mediche ospedaliere, riportando varie ferite. In particolare, il sovrintendente capo ha avuto la peggio, con diversi punti di sutura al viso e alla testa. La prognosi è riservata. Sette giorni di prognosi, invece, per l’assistente capo coordinatore.