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Ragusa e il caso della gestione del castello di Donnafugata, la prefettura convoca un vertice
L'appuntamento è previsto per domani. Il senatore Sallemi: "Parliamo di un bene pubblico di grande valore che non può essere affidato a un canone così esiguo"
“Le ultime notizie in merito al castello di Donnafugata e alla sua gestione, affidata attraverso un bando che vede un partenariato pubblico privato, debbono aprire una necessaria e ponderata riflessione. Condivido gli interventi del consigliere di FdI Rocco Bitetti e del coordinamento cittadino ibleo del partito: il castello è un bene pubblico di grande valore e affidarlo con un canone così esiguo, di soli 30mila euro l’anno, per un tempo così lungo appare una scelta in controtendenza con il reale valore di un bene noto e che è punta di diamante dell’offerta turistica iblea”. Lo dice il senatore della Repubblica Salvo Sallemi.
“Un bene – ancora Sallemi – che è patrimonio comune e che deve vedere un riscontro per la collettività: sono certo che gli attuali 600mila euro circa che incamera il Castello potrebbero essere ulteriormente incrementati con una gestione lungimirante e che potrebbe vedere anche il coinvolgimento di altri enti pubblici, come il Libero Consorzio di Ragusa. Quindi condivido, così come è stata sollevata da più parti, l’esigenza di una valutazione serena e approfondita circa il futuro del Castello che deve contemperare il rispetto di un bene pubblico e la sua valorizzazione. Rimango come sempre disponibile a qualsiasi interlocuzione istituzionale che possa portare giovamento al nostro patrimonio pubblico”. Intanto, per domani, martedì 27, alle 11, la Prefettura di Ragusa ha convocato un incontro sul caso facendo intervenire il Comune e il Libero consorzio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA