Cronaca
Tentato omicidio di Roberto Di Martino a Vittoria, in carcere due soggetti già noti nell’ambiente malavitoso locale
La vicenda a una svolta un mese dopo i cruenti fatti che avevano coinvolto l'ex collaboratore di giustizia
A circa un mese dal tentato omicidio di Roberto Di Martino (nella foto), le serrate indagini condotte dalla Dda di Catania, dalla Questura e dalla Squadra mobile di Ragusa, oltre che dal commissariato di Vittoria fanno registrare una svolta importante.
La notizia viene mantenuta ancora top secret, ma da fonti autorevoli si apprende che gli organi inquirenti sopra citati avrebbero già spedito in carcere un paio di soggetti vittoriesi, già noti nell’ambiente malavitoso, per avere avuto un ruolo importante nel tentato omicidio dell’ex collaboratore di giustizia Roberto Di Martino (fratello del killer Claudio che avrebbe ammazzato Salvatore Incardona, commissionario ortofrutticolo riluttante a pagare il pizzo negli anni ’80). I due arrestati hanno già nominato gli avvocati di fiducia: Maurizio Catalano e Rosario Cognata. Adesso si troverebbero già nel carcere di contrada Pendente. Roberto Di Martino era tornato a Vittoria dopo il periodo di protezione riservato ai collaboratori di giustizia. Per motivi che ancora non sono stati resi noti, Di Martino ha subito un agguato di stampo mafioso nei pressi della sua casa di campagna. Uno o più esecutori gli hanno sparato colpi di pistola calibro 7,65 da distanza ravvicinata provocandogli la perdita dell’occhio destro.