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Alla Cantunera di Ragusa Ibla e Modica le arancine raccontano una storia

Lo chef Sandro Pace: «Quello che faccio non lo faccio per me, lo penso e lo realizzo, desiderando che gli altri si riconoscano, ritrovino un attimo di pura gioia, il sapore dimenticato, la fragranza giusta»

Di Redazione |

La giusta consistenza del riso si ottiene mescolando due tipi di riso, uno con un effetto cremoso e l’altro che rimanga al dente. Una “legge” che alla Cantunera, arancineria d’eccellenza a Ragusa Ibla, in Largo San Domenico18 e a Modica in Corso Umberto I 28, è applicata alla lettera e dove in locali accoglienti si possono gustare delle ottime arancine, realizzate con professionalità e metodo.

Il sogno quotidiano di Cantunera? «Raccontare delle storie attraverso il cibo – spiega lo chef Sandro Pace – qualcosa di vero, di tradizionale e di nuovo da proporre a tutti, ma proprio a tutti. Quello che faccio non lo faccio per me, lo penso e lo realizzo, desiderando che gli altri si riconoscano, ritrovino un attimo di pura gioia, il sapore dimenticato, la fragranza giusta. Come? Con la freschezza delle materie prime, la semplicità del procedimento e il rispetto che si deve alla ricetta. La ricetta fa parte del racconto e il mio scopo è di farla leggere e ricordare».

Ad ogni arancina la sua carrozzeria, facile da ricordare e adatta al ripieno che si sceglie: a forma di sfera, per l’arancina al burro, per quella agli spinaci, per spada e melanzane, ma con un buco che ricorda l’occhio del gran pesce; a forma di cono, per il ragù; sempre cono per pollo al curry e mele, speck e Asiago, la prima però è un po’ più allungata e la seconda ha un taglio che la distingue… l’elenco è lungo.

Per questo, Cantunera, sceglie gli ingredienti migliori e i fornitori di cui ha fiducia, offrendo un prodotto, preparato e cucinato per non far male, per essere facilmente digerito e, quindi, ricordato.

 

È dolce stare seduti alla cantunera, sull’angolo della via a guardare. Tirar fuori la sedia e sedersi al fresco. Chiacchierare e mangiare una cosa. Su questa parola c’è un po’ da sapere: intanto che viene dal greco kanduni, angolo ed è uguale allo spagnolo cantunera che, alla lettera, significa un angolo di muro fatto di cantuni, cioè di pietre, per dare più robustezza alla costruzione.

Cantuni è, ancora, un regalo degli spagnoli, deriva da cantu, pietra. La più bella espressione che ha a che fare con cantunera è un omaggio alla belle donne, capaci di fari càdiri cantunèri… mentre sdrurrupàri cantunèri è, semplicemente, dire panzane.

L’amore per ciò che fai calibrare la quantità di acqua un buon zafferano un brodo vegetale che non contenga glutammato (noi lo facciamo in casa) mantecare solo con burro e caciocavallo grattugiato usare per la panatura del pane senza miglioratore l’olio di arachidi che ha un punto di fumo elevato conoscere la storia e rispettare la tradizione, avendo in mente sempre i sapori, le ricette e scegliendo prodotti in base alle stagioni

Dolci

Non solo arancine da Cantunera ma anche dolci, come il cannolo, espressione autentica di sicilianità.

Riconoscimenti

Tra i più prestigiosi riconoscimenti le arancine della Cantunera sono state premiate dal Gambero Rosso che nella guida Street Food 2021 ha assegnato il titolo di campione regionale di street food alla Cantunera Ibla: “Un localino molto curato, che conquista i tanti visitatori di Ibla con la bontà delle sue preparazioni. Le specialità sono le arancine – proposte in una dozzina di gusti golosi – realizzate con ottime materie prime e fritte a dovere. Da assaggiare quella con la salsiccia, radicchio e caciocavallo oppure quella con mele, speck e Asiago. In abbinamento una buona selezione di soft drink e birre artigianali siciliane. Lasciate spazio per i dolci. Una manciata i posti all’interno e qualcuno all’esterno (ma il giardino Ibleo è vicinissimo e si può ordinare take away).”

Per saperne di più

http://www.cantunera.it/

https://www.facebook.com/cantuneraragusaibla/

https://www.facebook.com/cantuneramodica/COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA