OLIMPIADI
Alberta Santuccio: «Il sogno si è avverato, il prossimo ottobre mi sposerò in Sicilia da campionessa olimpica»
La schermitrice catanese sperava di convolare a nozze con il fidanzato Francesco con due medaglie al collo, ma la prova a squadra ha mitigato la delusione per quella individuale
All’appuntamento del 12 ottobre a Catania con il suo fidanzato Francesco voleva arrivarci con due medaglie al collo, ma lo storico oro vinto con l’Italspada da Alberta Santuccio, mitiga la grande l’amarezza per il podio mancato nella prova individuale dove ha chiuso al quinto posto.
«Volevo arrivare al momento più bello della mia vita – ci dice Alberta, 30 anni il prossimo 22 ottobre – con due podi, ma la vittoria con le mie compagne mi ha dato una grande felicità che mi ha fatto dimenticare tutto».
Una medaglia d’oro con le ultime due decisivi stoccate che portano la tua firma.
«In pedana mi sono isolata e penso che chi era fuori a guardare dalla tribuna o da casa avrà provato una grande emozioni e momenti di tensioni che io invece non ho avuto. Ero concentrata e decisa a non mollare a crederci fino alla fine e così è stato. Ho cercato solo di continuare il trend positivo delle mie compagne e sono contenta di aver vinto alla priorità e così siamo diventate campionesse olimpiche».
Hai cancellato in fretta l’amarezza per un podio individuale che per come hai tirato a squadra avresti potuto centrare.
«Perdere alla priorità non è mai bello e non mi nascondo l‘amarezza è tanta perchè dopo l’argento iridato 2023 e il bronzo europeo 2024 nelle prove individuali e il terzo posto nel ranking mondiale a Parigi ero venuta per vincere due medaglie. Ma nello sport non serve mai guardare indietro e così mi godo questa medaglia d’oro alla mia seconda Olimpiade dopo il bronzo a squadre dei Giochi di Tokyo e c’è ancora tempo e soprattutto tanta voglia di rifarmi in futuro magari ai Giochi di Los Angeles 2028 dove avrò 34 e potrei essere nel pieno della maturità sportiva».
Ma prima hai in programma un altro grande appuntamento per coronare il sogno d’amore della tua vita.
«Certo il 12 ottobre a Catania mi sposerò con il mio fidanzato Francesco (ex sciabolatore azzurro ndr.) che ha vissuto al mio fianco questa straordinaria esperienza olimpica. Il suo sostegno è stato importante come quello dei miei genitori, mamma Pina e papà Antonio e di tutti quelli che hanno fatto il tifo sugli spalti nella bolgia quasi tutta francese del Grand Palais di Parigi. Adesso con questo oro al collo sarà più facile portare al termine gli ultimi preparativi con la grande felicità di poter vivere questo magico momento della mia con al collo l’oro olimpico che mi ripaga degli enormi sacrifici sopportati e di tutti gli ostacoli che sono stato costretta a superare in tutti questi anni per farmi largo nel mondo della scherma».
E dire che avevi cominciato presto ad incantare, dopo aver mosso i primi passi al Cus Catania con il maestro Pavlo Putyatin e poi l’approdo al Club Scherma di Acireale di Sebastiano Manzoni con il maestro Mimmo Patti.
«Forse era già scritto nel mio destino visto che nel 2010 a soli 16 sono stata la portabandiera a Singapore della prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili, vincendo l’oro a squadre e l’argento individuale e 14 anni dopo stavo per bissare l’impresa a livello assoluto»
E come a Singapore anche a Parigi hai messo ancora una volta in valigia il tuo amuleto dal quale non ti separi mai.
«Certo il mio peluche preferito, un orsacchiotto mio fido compagno di avventure che porto con me alle gare sin da bambina».
Alberta Santuccio, classe 1994, dopo aver praticato danza e nuoto si è avvicinata alla scherma a soli 7 anni e inizialmente si è divisa tra fioretto e spada che è stata l’arma che sin da subito le dava più emozioni e così la scelta è stata facile e prima al Cus Catania con Puyatin e poi con Mimmo Patti al Club Scherma Acireale ha cominciato la sua scalata ai vertici assoluti della scherma mondiale fino ad arrivare al terzo posto nel ranking e firmare una grande impresa che ha fatto entrare l’Italspada donne nella storia dello sport.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA