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Arriva il Giro d’Italia: Quintana e Nibali pronti a darsi battaglia sull’Etna

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – L’edizione numero cento del Giro d’Italia trasloca da un’isola all’altra rinnovando un fascino che trae la propria forza dalle bellezze paesaggistiche della nostra penisola e dalle sfide lanciate lungo i percorsi di casa nostra.

Oggi la giornata di sosta, domani la carovana ripartirà da Cefalù per una due giorni siciliana che già infiamma il grande pubblico. Paolo Bettini, olimpionico di Atene 2004, due volte campione del Mondo su strada ed ex commissario tecnico azzurro ha commentato all’Ansa: «È proprio un bel Giro, perché dopo 10 anni è tornato in Sardegna, dopo sei in Sicilia» puntando l’attenzione sui possibili e sui sicuri protagonisti: Quintana e Nibali.

Volti noti di una corsa sospesa fra mare e monti: Quintana e Nibali si daranno battaglia su uno scenario da guerre stellari. Oltre alla lava condensata dell’Etna ai bordi della strada, ci saranno i giochi pirotecnici della 1ª tappa siciliana.  «Sarà corsa vera e ci saranno i primi testa a testa, duelli veri, duri, soprattutto se si considera che siamo appena alla quarta frazione. Anche chi rimane indietro avrà la consapevolezza delle proprie risorse, dei mezzi a disposizione per il prosieguo della corsa. Tra qualche ora ci si renderà conto di avere o non avere la gamba e a quel punto rischi di non dormire la notte, perché sei preoccupato di non poter salire almeno sul podio».

L’ex ct è sicuro che sui tornati dell’Etna emergeranno i veri valori dei campioni: “Nibali e Quintana si sono nascosti bene, hanno evitato rischi, si sono risparmiati. Ma dovranno togliersi la maschera. Lo stesso vale per uno come Landa. Il Blockhaus e la crono a Foligno daranno solo indicazioni, le montagne saranno decisive. Quintana si esalta oltre i 2 mila metri, fa parte del Dna dei colombiani. Il capitano della Movistar è più un corridore da Giro d’Italia che da Tour. Froome qui, da noi, non arriverebbe fra i primi 10. Nibali? Adesso il Giro gli arriva sotto casa…».

Ma per lo “squalo dello Stretto” non sarà facile dettare legge. La tappa Cefalù-Etna è lunga di 181 chilometri. Dopo i primi 55 chilometri lievemente ondulati si affrontano la salita di Portella Femmina Morta molto lunga e regolare. Dopo lo scollinamento discesa pedalabile fino alla zona di rifornimento e al Traguardo Volante di Bronte. Quindi, alle pendici dell’Etna (già comparso tre volte al Giro, sempre come arrivo, nel 1967, 1989 e 2011), percorso di avvicinamento passando per un susseguirsi di borghi fino a Nicolosi, dove inizia la salita finale. Ultimi km con salita finale tutta su strada larga e in asfalto. Pendenza media attorno al 6% senza picchi particolarmente intensi. Ma “salita vera”, come ha subito sentenziato Vincenzo Nibali, che nella sua Sicilia ha intenzione di lasciare subito il segno. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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