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L'Intervista

Calcio, Pelligra: «Il mio Catania sarà vincente»

Il nuovo proprietario della società rossazzurra: «Una grande emozione vedere tanto entusiasmo tra i tifosi, io mi sento uno di loro»

Di Giovanni Finocchiaro |

Due giorni in giro per l’Italia in attesa di arrivare a destinazione: a Catania, cioè. Ross Pelligra domani sarà in città per il primo vero incontro con amministratori e tifosi. Comincia l’era dell’imprenditore siculo-australiano che ha ricevuto in dote l’incarico di rilanciare il calcio sulle ceneri della mai dimenticata matricola 11700.  L’incontro in Municipio, poi in serata forse una puntatina alla giornata dell’orgoglio rossazzurro. Sarà un inizio di settimana intenso, emozionante per il patron e per il popolo che lo ha subito sostenuto durante la gara a cinque. Ieri Ross Pelligra ci ha rilasciato un’intervista, grazie alla mediazione di Vincent Grella per confermare tutte le sue buone intenzioni in merito alla programmazione (a lunga durata) della vita calcistica in città.

I tifosi, signor Pelligra, l’hanno sostenuta fin dai primi giorni della candidatura del suo gruppo. Che impressioni ha avuto in merito? «Sono pieno di onore e orgoglioso di essere stato scelto dal Comune per rappresentare la città di Catania. Voglio portare avanti la “legacy” del Catania 1946 e ricostruire una realtà calcistica solida che possa abbracciare anche le prossime generazioni».

Si aspettava un gradimento così immediato e plebiscitario? «Io mi sento uno di loro, un sostenitore del calcio a Catania. Per questo ringrazio di cuore il supporto della piazza, perché lo condivido con tutte le persone che hanno vissuto le vicende belle e brutte del club. Le mie radici sono siciliane e il mio sangue è italiano».

Che emozione sta provando in questi giorni? «Sono felice come i tifosi del Catania e come i cittadini».

Adesso che cosa si sente di promettere ai catanesi? Quali saranno le basi del suo progetto a lungo termine? «Questo è un progetto importante e, come ha detto lei, non di breve durata. L’intenzione del nostro gruppo è costruire le fondamenta e una struttura per creare una società sostenibile».

Ci sarà attenzione per il vivaio? «Deve esserci. Bisogna ricostruire il settore giovanile che sarà il futuro del Catania  calcio. Mi sembra giusto concedere le reali opportunità ai giovani. Questo lo considero un punto fondamentale».

A Solarino l’attendono, a Catania più che mai. Lei ha dichiarato di aver visitato la nostra città più volte. «Si ho visitato Catania tantissime volte, ma è successo prima delle restrizioni provocate dal Covid. Almeno due volte l’anno tornavo in Sicilia».

Che impressione ha avuto da Catania? «Questa città ha dei gioielli ancora da esplorare. Voglio conoscere di più i particolari della vostra e nostra bellissima terra».

Nel vostro programma è previsto un interessamento a Torre del Grifo? «Certo, ma prima vorrei capire di più sulle condizioni del village. Considero fondamentale avere un centro sportivo per costruire una “casa” per il Catania Calcio e per formare i giovani del futuro».

Ci sono poi tanti retroscena da svelare e novità ufficiali da registrare. Come per la composizione dell’organigramma, visto che già circolano nomi su nomi. Primo tra tutti quello di Maurizio Pellegrino come direttore generale dell’area sportiva. Ma sono indiscrezioni che trovano smentite ovunque. Fino a domani, giorno della conferenza stampa. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA