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Catania, assalto alla serie B: tra poco in campo contro il Salò

Di Giuseppe Anastasio |

SALO’ – Serve rispetto. Per tutti. E soprattutto adesso che siamo davvero vicinissimi alla prima gara dei rossazzurri nei play off per la promozione in B. Ma in campo se facciamo quattro conti, tra Catania e Feralpi Salò c’è differenza. Lasciamo stare la posizione in classifica al termine della stagione regolare (sesti i lombardi), lasciamo stare la storia e mettiamo da parte anche le spese di mercato o l’esperienza vissuta dai singoli giocatori nel recente passato. Qui non conta essere stato in Serie A o avere accumulato chissà quale esperienza. Serve correre e serve ragionare. Teoricamente il Catania è avanti, e di molto, rispetto ai bresciani. Ma non gioca da 20 giorni (ed è più riposato), non ha faticato come il Salò contro l’Alessandria. Ed è favorito. Perché dire il contrario se proprio non c’è particolare a cui appigliarsi?

Se, poi, vogliamo considerare l’entusiasmo che c’è in questo splendido Paradiso Terrestre sul Lago di Garda, se facciamo anche notare quanto bene abbiano fatto i ragazzi di Mimmo Toscano contro Pordenone, Albinoleffe e Alessandria…. Si gioca a pallone e non a carte. E, dunque, i play off al meglio di due partite nascondono insidie. Tutte le partite sono incerte, anche quando ti confronti con chi è teoricamente inferiore.

Il Catania non deve incappare in questo errore. Dovrà gestire la partita. Bastano due pareggi per andare oltre e ritrovarsi la prossima settimana contro Siena o Reggiana. Facile a dirsi. La lunga rincorsa dei rossazzurri al primo posto, poi sfuggito per demeriti e per meriti del Lecce, ha spossato qualcuno, specie mentalmente. E, allora in soccorso della band di Lucarelli sono intervenuti i mental coach. Che hanno lavorato su motivazioni, effetti e prospettive.

Il Catania ha lavorato in ritiro, poi al Massimino (con tanto di cori dei tifosi sparati dagli altoparlanti dello stadio, come ha scritto il nostro amico e collega Alessandro Vagliasindi) ha studiato gli avversari e caricato quanto basta l’evento. Adesso, non si scappa: si deve giocare con giudizio e senza rischiare. Ma con il giusto piglio. Possesso palla, soprattutto, e la voglia di non accontentarsi di difendere lo 0 a 0. Lo sa (e lo ha detto) Lucarelli. Lo sanno i tifosi che saranno allo stadio stasera.

Il 3-5-2 sembra il modulo prescelto dall’allenatore toscano. Con gli esperti in campo, qualche ballottaggio ancora da verificare (Porcino-Marchese; Mazzarani-Rizzo; Russotto-Di Grazia per esempio). Ma rispetto al campionato rientrano Blondett, Lodi, Curiale. Uno per ruolo, tutti per uno.

Possesso palla e aggressione degli spazi. Con il 3-5-2, Lucarelli (a me no che non cambi idea all’ultimo proponendo il tridente) potrà aggredire gli spazi comprendo in ampiezza il campo. E, poi, se dovesse giocare dall’inizio con Barisic a destra, in mediana, e con uno tra Porcino e Marchese dall’altra parte, il 4-3-3 in corsa è presto fatto. Barisic in progressione si aggiungerebbe ai due attaccanti prescelti (Curiale e Russotto?) mentre Porcino o Marchese nella fase di non possesso andrebbe a guadagnare la linea difensiva permettendo a Bogdan di accentrarsi.

Il Salò conta sul tandem d’attacco Guerra-Ferretti che ha atterrato l’Alessandria; dietro ci sarà Staiti a produrre gioco cercando di confrontarsi con il dirimpettaio Lodi; sulle corsie attenzione alla corsa di Parodi e di Martin. Mancherà Vitofrancesco, ma ci sono sostituti all’altezza. Dietro a bloccare Curiale dovrebbe pensarci Ranellucci o Marchi, dipende dalla posizione che il tecnico Mimmo Toscano vorrà dare ai suoi tre centrali. Raffaello e Magnino faranno da supporto al regista, ma potranno anche sganciarsi.Si gioca tra pochissimo, alle 20.30 in uno stadio da 2500 posti che sta via via riempiendosi anche con l’esodo dei tifosi rossazzurri residenti oltre lo Stretto. Sono previsti collegamenti in diretta su Telecolor curati da Angelo Patanè direttamente da Salò.

Il match di ritorno si giocherà domenica alle 20,30 al Massimino e sono già in corso le prevendite. Basta anche un doppio pareggio per passare il turno. Ma non sia un alibi. Per carità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA