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Costantino, l’eroe di Coppa: «Il gol? Una liberazione. Peccato non avere sentito il boato del Massimino»

Parla il centravanti che ha segnato la rete decisa a pochi secondi dai rigori

Di Andrea Cataldo |

Le fiabe si concludono sempre con un lieto fine, e spesso prendono avvio da una situazione di difficoltà. La storia recente di Rocco Costantino, attaccante del Catania, sembra essere stata scritta da un autore romantico. Il bomber ex di Bari e Triestina è approdato in Sicilia nel mercato invernale, quando la squadra, allora affidata a Cristiano Lucarelli, è stata ridisegnata nel tentativo di risalire la china.

Un gol che cancella la fatica

Il ragazzo classe 1990 originario di Aarau, comune svizzero del Canton Argovia, ha faticato parecchio. A lungo le sue prestazioni non hanno soddisfatto, ma l’attaccante ha sempre dimostrato in campo un grossissimo attaccamento alla maglia, tanto da meritarsi parole di grande elogio da parte dei suoi allenatori. Prima Cristiano Lucarelli e poi Michele Zeoli lo hanno sempre difeso, evidenziando il grande temperamento che la punta applicava in ogni sua gara in maglia rossazzurra. Costantino non ha mai mollato, ha continuato a lavorare, in silenzio, consapevole che solo con il lavoro si sarebbe potuto prendere la sua rivincita. E così è stato. Ha riavuto tutto indietro con gli interessi. Dopo aver messo a segno un solo gol in campionato, era stata la marcatura che valse il 3-0 nel match contro il Brindisi il 13 gennaio 2024, Costantino ha scelto il giorno e l’occasione migliori per riprendersi tutto quello che gli spettava. Il 2 aprile scorso in uno stadio “Angelo Massimino” quasi deserto, durante la finale di ritorno della Coppa Italia di Serie C si è preso i riflettori, siglando la rete del 4-2 nel secondo tempo supplementare, a pochi istanti dal triplice fischio.

Non ho parole

«Non ho parole per quanto successo – ha affermato Costantino – ho sofferto tanto in questi mesi per le tante critiche che sono arrivate verso di me, ma sono stato sempre in silenzio e ho lavorato molto. Sono stato sicuramente criticato tanto per le mie prestazioni e, magari, per non aver fatto sotto il profilo realizzativo qualcosa di meglio. La gioia per l’emozione del gol è difficile anche da spiegare. Il mio gol è stata una liberazione».Si sa, i gol si pesano non si contano, ed è chiaro che quello del 2 aprile pesa molto di più di quell’altro siglato in una un partita che non aveva più storia. «Ho provato sicuramente emozione dopo il gol, l’istinto mi ha portato ad esultare verso i bimbi presenti allo stadio – ha aggiunto – perché ho sempre creduto nel bimbo che c’è in me. Sono contentissimo di questo traguardo: la squadra ci ha creduto sempre. Noi abbiamo avuto il coraggio e la forza di riacciuffare la partita. È stato merito di quel qualcosa in più che noi abbiamo messo in campo».

Il cross e la gioia

Costantino ha dimostrato ancora una volta grande maturità. Bravo in campo a raccogliere il cross di Marsura e poi lucido, intervistato dai cronisti, ad analizzare con grande pacatezza quanto accaduto. «Questa è la vittoria di tutti, di Tabbiani, Lucarelli e di tutti i ragazzi che c’erano prima, è anche merito loro se siamo arrivarti fino in finale e poi l’abbiamo vinta. Dedico il gol e la Coppa ai miei genitori». In un momento così importante, Costantino non ha dimenticato nessuno dei suoi compagni. L’unico rammarico forse è stato non aver potuto godersi l’esplosione di tifo etneo, e quei 20 mila che ci sarebbero stati. «Ho pensato a come sarebbe stato con 20mila persone allo stadio, ma sono onesto, io quel boato l’ho sentito, da qualche parte c’era – ha affermato Rocco – I tifosi ci avrebbero dato la spinta, ma noi abbiamo avuto il coraggio e il cuore per rimettere in piedi la partita, perché non è stato facile avendo subìto il 2-2. Ripeto, penso che il merito di questa vittoria scaturisca da quel qualcosa in più che abbiamo messo in campo».Adesso Rocco è carico. Ha acquisito consapevolezza e leggerezza. Servirà anche il suo aiuto per questo finale di stagione nel quale il Catania si giocherà tutto. E allora Zeoli si affiderà molto a lui, già da domenica in casa del Virtus Francavilla. Serviranno i suoi gol per aggiungere un nuovo finale felice ad una fiaba, già così molto romantica.

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