Calcio
Il Catania e il rebus attaccanti: Montalto, Inglese, D’Andrea in lizza per il ruolo da titolare
Il tecnico Toscano potrebbe optare per altre soluzioni. Lunetta falso nove resta un’idea tattica ampiamente praticabile
Mimmo Toscano qualcosa s’inventerà soprattutto in attacco. Il Catania nelle ultime tre gare ha segnato solo due reti. In casa ha fatto centro soltanto contro il Benevento ed è stata una vittoria a dir poco preziosa. Ma nelle ultime due apparizioni, nonostante abbia creato e anche molto, nessuno è riuscito a esultare.
Il quadro, per chi ha seguito con attenzione il ritiro e la campagna rafforzamento, è noto. Dopo aver comprato il meglio per difesa e centrocampo, c’è stato il periodo di blackout societario – chiamiamolo così – risolto nelle ultime fasi del mercato. Con una disponibilità economica non certo illimitata, il ds Faggiano ha preso quel che era possibile agganciare. Sul valore di Inglese e di Montalto nessuno vuole discutere. Adesso non facciamo il gioco dei rimpianti guardando la classifica cannonieri. Il dado è tratto. E i calciatori arrivati per rafforzare il reparto offensivo devono ancora acquisire uno stato di forma ideale. Si stanno impegnando, sacrificando. Qualcuno ha anche accelerato i tempi per essere in campo anche a costo di rischiare. Adesso, contro la capolista Monopoli, potrebbe toccare a Montalto cominciare la gara. Sia per una questione di turn-over, sia perchè servirà un giocatore col fisico possente per tentare di forzare il lucchetto dei pugliesi. Montalto favorito, ma Inglese può e deve trovare i tempi ideali di gioco soltanto accumulando minuti in campo. Dunque non è affatto tagliato fuori. D’Andrea, reduce da un infortunio lungo quasi due mesi – altra coincidenza poco fortunata – sembra aver smaltito rapidamente dolori e condizione. Sarebbe uno dei candidati per il ruolo di punta più avanzata. E, poi, le soluzioni alternative: tornare a Lunetta per guastare la festa al Monopoli senza dare riferimenti, soluzione che nelle prime due-tre gare aveva prodotto effetti sperati.
Ultime ore e poi Toscano deciderà, se non ha già deciso. Ruota attorno ai tre attaccanti la chiave tattica della gara. Con i trequartisti ci sarà da scegliere. E di questi tempi è un privilegio: Carpani, Jimenez, lo stesso Lunetta, Luperini, Stoppa hanno già avviato la rincorsa per guadagnare la fiducia dell’allenatore.Quella di domani sarà una sfida chiave per tanti motivi: si deve tentare di vincere in casa dopo due battute quasi a vuoto (il pari è troppo poco anche per impegno e, nel caso del Picerno, azioni create) per non perdere di vista chi corre. Il rapporto con il pubblico deve restare solido e una vittoria potrebbe confermare l’idillio che non s’è spezzato nemmeno di fronte allo 0-0 contro il Cerignola. Entrano in gioco altri fattori: autostima, segnali da mandare all’esterno, la gratificazione di un lavoro che l’allenatore continua a impostare con immutato impegno.E, poi, un successo accorcerebbe in modo sensibile l’attuale graduatoria riaprendo la strada di ambizioni e solidità che il Catania ha già dimostrato in avvio salvo poi incepparsi negli ultimi tempi. Sarà importante superare, tutti insieme il momento, amplificato dagli infortuni a catena che hanno ridotto numericamente la pattuglia dei centrocampisti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA