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Il Tar del Lazio dice no ai tifosi del Catania: «La B resta a 19 squadre»

Di Redazione |

ROMA – La Serie B è finalmente bell’e fatta. O meglio, non sono sopravvenute le temute sospensioni al via libera del torneo cadetto a 19 squadre dopo la decisione del Tar del Lazio che ha oggi confermato l’esclusione dell’Avellino e respinto il ricorso dei tifosi del Catania che si erano rivolti alla magistratura amministrativa per sollecitare il ripescaggio. Il tutto mentre il giudice sportivo ha sancito lo 0-3 a tavolino per Cosenza-Verona del 1 settembre, rinviata per impraticabilità del campo.

CASO AVELLINO – La giornata si è aperta con la pronuncia del Tar che ha confermato l’esclusione dell’Avellino dal torneo. Respinta infatti la richiesta del club irpino di sospensione dei provvedimenti con i quali è stata disposta la sua non ammissione al campionato cadetto per la stagione in corso. Per il Tar «non si ravvisano presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare». I giudici hanno considerato che «l’impugnazione dei Comunicati Ufficiali Figc n.27/2018 e 49/2018 in questa sede si palesa inammissibile, in applicazione del c.d.vincolo di pregiudiziale sportiva, in quanto tali atti, costituenti lex specialis della procedura di ammissione ai campionati, nella parte in cui prescrivevano i requisiti di partecipazione ostativi all’ammissione della squadra, avrebbero dovuto essere tempestivamente gravati innanzi agli organi della giustizia sportiva».

CASO CATANIA: è stato poi il turno del club etneo a cui sempre il Tar ha negato il ripescaggio. Per i giudici «non si ravvisano i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare», ritenendo che i ricorrenti (i tifosi abbonati) “sembrano ‘prima faciè sprovvisti di legittimazione ad impugnare i provvedimenti con cui è stato determinato l’organico del Campionato di Serie B, non costituendo l’acquisto dell’abbonamento per l’accesso alle partite idonea posizione legittimante per contestare i provvedimenti emessi nell’ambito dell’ordinamento sportivo nei confronti delle squadre aspiranti a partecipare ai campionati».

COSENZA-VERONA FINISCE 0-3: la terza sentenza di giornata l’ha invece emessa il giudice sportivo che ha stabilito che la partita non sarà disputata. L’1 settembre le due squadre non poterono giocare per le pessime condizioni del terreno di gioco. Per il giudice sportivo, che ha anche multato la società calabrese, «non sussistevano le condizioni per garantire l’incolumità fisica dei partecipanti all’incontro, a causa delle condizioni del terreno di gioco in alcune zone dello stesso» e considerato che le precarie condizioni del terreno di giuoco, tali da non consentire il regolare svolgimento della gara erano a conoscenza della Soc. Cosenza, per come emerge dall’esame di vari documenti». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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