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La 37ª Coppa degli Assi ha fatto centro

Binomi provenienti da ben 8 nazioni hanno regalato spettacolo e hanno fatto accendere ancora una volta i riflettori sulla splendida struttura del Centro Equestre del Mediterraneo di Ambelia a Militello Val di Catania. La soddisfazione dell'on. Nello Musumeci e i racconti di Filippo Ocello memoria storica di Ambelia

Di Lorenzo Magrì |
Il cavallo nella casa del cavallo. Lo splendido Centro Equestre del Mediterraneo di Ambelia a Militello Val di Catania, ha regalato grandi emozioni nei due fine settimana dedicati alla 37ª Coppa degli Assi, l’evento di salto ostacoli internazionale più antico in Italia dopo Piazza di Siena a Roma.

Ancora una volta il binomio cavallo e Ambelia ha fatto centro. Un binomio vincente per l'evento organizzato dall'Istituto Incremento Ippico per la Sicilia e promosso dalla Regione Sicilia con il supporto tecnico di Fieracavalli.

La stupenda struttura di Ambelia ha visto sugli spalti migliaia di spettatori e nel Gp finale in tribuna anche l’on. Nello Musumeci, il presidente uscente della Regione Siciliana, tra gli artefici di questo miracolo sportivo che grazie alla Coppa degli Assi mette ormai da anni la Sicilia al centro dell'attenzione internazionale. «Vedere le tribune del Centro Equestre del Mediterraneo di Ambelia gremite in ogni settore – ha dichiarato l’on. Nello Musumeci – suscita un’emozione indescrivibile. Ripaga di tanti sacrifici affrontati in questi cinque anni dal mio governo per dare finalmente alla Sicilia un impianto sportivo di eccellenza, fra i più apprezzati in tutto il Mezzogiorno. Sono orgoglioso di questo ennesimo risultato».

A conquistare la 37ª Coppa degli Assi, e l’accesso alla tappa veronese della Longines Fei World Cup, è stato il giovane sardo Francesco Correddu, carabiniere, 21 anni, in sella al 16enne stallone Necofix, fratello di Lorenzo, il formidabile Young Rider, qualificatosi al 3° posto in sella a Ultos, dietro a Natale Chiaudani che ha chiuso al 2° posto, vincitore delle edizioni della Coppa degli Assi del 2005 e 2006.

La possibilità in queste due settimane di confermare quanto il territorio siciliano sia legato alla cultura equestre e soprattutto quanto sia importante la funzione dell'Istituto Incremento Ippico per la Sicilia presieduto da Caterina Grimaldi affiancata dal direttore Alfredo Alessandra.

In occasione della Coppa degli Assi, giudici, stewart, cavalieri provenienti da ben 8 Nazioni, groomer e veterinari provenienti da tutta italia e dal mondo hanno potuto conoscere da vicino la razza del Purosangue Orientale e Anglo-Orientale, oltre all’asino Ragusano e Pantesco. Sono ancora pochi, infatti, a sapere che nel cuore della città etnea esiste uno spazio secolare dedicato alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane, che raccoglie l’eredità funzionale e strutturale del Regio Deposito Stalloni, creato nel 1884 dall’allora Ministero della Guerra, con l’obiettivo di preservare ancora oggi l’importante patrimonio genetico del Puro Sangue Orientale.

La Coppa degli Assi si è così celebrata, tra eccellenze sportive e allevatoriale e con un livello agonistico di spessore con binomi provenienti da Algeria, Austria, Belgio, Colombia, Francia, Germania, Irlanda e Italia, e ha fatto venire in mente ricordi del passato quando si disputava su questo terreno un evento particolarmente sentito dagli spettatori locali che, proprio in questa occasione, hanno ricordato il Concorso Ippico Città di Scordia tenutosi nel 1970 proprio dove oggi si trova il campo Trinacria. <Il campo era grezzo – racconta Filippo Ocello, stalliere dell'Istituto Incremento Ippico per la Sicilia e e memoria storica della Tenuta di Ambelia – le tribune erano montate con delle tavole di legno e la gente, spinta dalla curiosità, accorreva portando da casa le sedie per poter prendere posto. I box erano troppo pochi per tutti i cavalli impegnati in gara; infatti, quelli più vicini arrivavano con il van il giorno stesso. Ricordi indimenticabili per noi cittadini che, grazie a questa competizione tornano a vivere>.

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