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Rugby: Salvo Garozzo e Salvatore Costanzo nel “Club dei 100” della Benetton Treviso

Sabato prima della sfida di Challenge Cup dei trevigiani contro i francesi della Stade Francais, la grande festa che vedrà tra i protagonisti anche due ex giocatori catanesi che con il glorioso quindici trevigiano hanno vinto scudetti e coppe

Di Lorenzo Magrì |

Grande festa del rugby sabato allo Stadio Monigo di Treviso. Alle 16,15 in campo per la gara di Challenge Cup Benetton Rugby e Stade Francais e per l'occasione le "vecchie glorie" biancoverdi facenti parte del Club dei 100 saranno premiati dalla società. Il Club dei 100, vuole essere un riconoscimento a tutti i giocatori che, a partire dal 1978, primo anno di sponsorizzazione Benetton con il Rugby Treviso, hanno indossato per oltre cento volte, contando sia campionato che Coppe Europee, la maglia del Benetton Rugby e di questo straordinario gruppo fa parte anche due catanesi: Salvo Garozzo e Salvatore Costanzo. 

<Sarà un’occasione unica ed emozionante – ci dice Salvo Garozzo alla vigilia della festa di sabato a Treviso – la possibilità di ritrovare tutti i miei compagni e tutti i migliori giocatori della storia della franchigia trevigiana, la squadra con la quale ho vinto tre scudetti e una Coppa Italia e partecipato alle competizioni europee per 128 presenze totali con i colori della Benetton Treviso>.

Ben 10 gli scudetti vinti da Salvatore Costanzo, sei con i colori della Benetton Treviso che ha difeso i colori per 108 partite e 4 tricolori vinti con il Calvisano e ancora 2 Coppe Italia col Benetton e 2 col Calvisano e due Supercoppe con la Benetton. Costanzo ha scritto un pezzo di storia della Benetton Treviso.

LA SCHEDA DI COSTANZO. Salvatore Costanzo fu ingaggiato dalle giovanili del Benetton a 16 anni; nella squadra seniores esordì durante il Super 10 2001-02 (il 13 aprile 2002, vittoria 38-7 contro Rovigo e vinse il titolo di campione d'Italia già nella stagione d'esordio. Nel 2003 fu convocato per l'Italia Under-21[2] e un anno più tardi l'allora ct John Kirwan lo fece esordire in un test match contro la Romania a Bucarest. A tutto il 2016 sono quattro gli incontri internazionali di Costanzo, tutti nel 2004.

Nel 2011, dopo un anno in Celtic League con Treviso in cui non scese mai in campo, fu venduto al Calvisano per 40 000 euro; con la squadra del Bresciano vinse subito il titolo al termine della stagione 2011-12, il suo settimo dopo i sei vinti in Veneto; si riconfermò campione nel 2014 e, nel 2015, divenne il giocatore più titolato del rugby italiano del dopoguerra vincendo il suo nono scudetto e superando in tale particolare classifica Massimiliano Perziano, fermatosi a 8.

Al termine della stagione 2016-17, infine, la sua ultima in Italia, si aggiudicò l'ennesimo scudetto, il suo decimo, record nazionale del dopoguerra. La finale fu il suo ultimo incontro professionistico, perché dopo tale titolo giunsero il ritiro e il trasferimento in paese d'origine di sua moglie, dove intraprese un'attività di ristorazione e si ingaggiò a livello dilettantistico nell'Olivos di Buenos Aires.

Dalla stagione di Top 12 2018-19 è allenatore degli avanti al Mogliano: responsabile della gestione della mischia, delle touche e dei punti d’incontro. Dalla stagione 2020 ad oggi è diventato il primo allenatore affiancato come secondo a Stefan Basson.

LA SCHEDA. Salvo Garozzo cresciuto nello Zagara, con cui esordì in campionato a soli 17 anni e subito prima esperienza in azzurro con l'Italia del ct Georges Coste, nel tour del 1997 in Zimbabwe. Nel 1998 Garozzo l'approdo ai campioni d'Italia del Benetton Treviso e nella prima stagione in Veneto si laureò campione d'Italia, titolo bissato nel 2001, anno in cui giunse l'esordio con l'Italia in un test match, contro l'Uruguay a Montevideo; una settimana più tardi disputò il suo secondo incontro internazionale, a Buenos Aires contro l'Argentina; un anno più tardi giunse il suo terzo test match, di nuovo contro l'Argentina a Roma.

Nel 2006 lasciò il Benetton dopo cinque scudetti, una Coppa Italia e più di 100 partite giocate, e tornò a Catania, nell'Amatori, con cui militò nel Super 10; nel 2008 nonostante la retrocessione e la mancata iscrizione della squadra in Serie A1, Garozzo decise di rimanere anche in Serie B e al termine del campionato 2008-09 giunse la promozione in Serie A2 e rimase a Catania rimase fino all'inizio della stagione 2013, quando l'Amatori ripartì dalla Serie C.

Fu ingaggiato dall'Amatori Messina in Serie B e dopo due stagione chiuse con il rugby giocato diventando il tecnico della Nissa in Serie C. L'anno successivo Amatori Messina e Nissa fusero le sezioni seniores per partecipare alla Serie B e Garozzo tornò in campo. La stagione si concluse con la salvezza. Dopo un anno a San Gregorio passo come tecnico alle giovanili del Cus Catania. Dal 2021 è stato allenatore dell'Amatori Catania in Serie A.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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