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Concorso esterno in associazione mafiosa, fratelli Diana assolti

Nel Casertano con formula piena. Legali, un'odissea giudiziaria

Di Redazione |

NAPOLI, 21 MAG – Assoluzione con formula piena – “il fatto non sussiste” – per i fratelli Antonio e Nicola Diana, figli di Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata, sotto processo a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il tribunale, presieduto dal presidente Luciana Crisci, ha messo la parola fine a una lunga odissea giudiziaria, durata ben cinque anni, fondata esclusivamente sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. I fratelli Diana furono arrestati il 15 gennaio 2019 e le loro aziende vennero furono sequestrate. “Nonostante la Cassazione avesse annullato questi provvedimenti cautelari – spiegano gli avvocati Claudio Botti e Carlo De Stavola, difensori dei fratelli Diana – gli imprenditori sono stati costretti a subire questa odissea giudiziaria durata cinque anni”. All’inizio dello scorso mese di aprile la Procura antimafia di Napoli ha chiesto sette anni e mezzo di carcere per i due imprenditori ai quali si contestava di essere legati alla fazione Zagaria del clan dei casalesi. Antonio e Nicola Diana, figli di Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata, si sono adoperati nella lotta alle mafie, un’attività ritenuta dalla Dda, sulla base delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, una sorta di paravento.

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