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Gentiloni al Meeting di Rimini “Ue ha dato risposta forte alle crisi”
RIMINI (ITALPRESS) – “L’Europa é assente? Alle quattro crisi – la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina, il cambiamento di modello energetico e l’inflazione – tutto sommato ha dato una risposta abbastanza forte”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, al Meeting di Rimini. “Faccio solo due esempi: il primo sono questi famosi eurobond, le emissioni di debito comune europeo. Se parlava un po’ con il sorriso sulle labbra da una ventina d’anni, certo, ci é voluta una pandemia, ma noi li abbiamo fatti”. Il secondo esempio, aggiunge Gentiloni, “é l’invasione russa dell’Ucraina che ha visto una risposta europea insufficiente sul piano della capacitá diplomatica, peró straordinaria come unitá tra i Paesi europei”. Putin “era convinto di poter contare su un’Unione europea debole e divisa”. Per Gentiloni “scommettere sull’Europa e sulla sovranitá europea non é assolutamente ridimensionare il ruolo di un Paese come l’Italia, anzi: penso che i veri patrioti sono anche i veri europeisti. Non possiamo essere europeisti part-time”. “Quando sento l’inno di Mameli, quando vedo vincere i nostri atleti alle Olimpiadi, quando vedo un tricolore sinceramente mi commuovo e al tempo stesso penso che abbiamo bisogno di piú Europa. I veri patrioti oggi sono europei”, ha aggiunto. “Il processo per prendere decisioni a livello europeo é abbastanza faticoso, i compromessi sono necessari. Per fare un compromesso bisogna tener conto sia delle diverse ispirazioni politico-culturali, sia degli interessi nazionali. È una grande scuola di democrazia e di compromesso, ma alla fine le decisioni si prendono”, ha sottolineato Gentiloni. “Tutto sommato questo meraviglioso esperimento dell’Unione Europea ha funzionato, non sputiamo nel piatto che abbiamo costruito in questi decenni perchê é una macchina di democrazia, di libertá e di pace che funziona”, ha proseguito. “Chiedere ai Paesi membri di aumentare i loro contributi é una delle cose piú impopolari che l’Unione Europea puó fare: quello che dovremmo fare é gradualmente metterci nella condizione di avere un ‘tesoro’ unico”, ha spiegato il commissario europeo. “Se pensiamo di andare avanti con l’Unione Europea a 35 senza fare passi in avanti verso un tesoro europeo, secondo me ci illudiamo”, ha sottolineato. “Se l’Unione Europea vuole stare nei tempi che cambiano deve aumentare la propria ambizione. Piú forza all’Unione Europea significa anche piú forza alla sua capacitá di espansione di democrazia e di libertá”, ha aggiunto Gentiloni. A margine del Meeting, l’ex premier ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, secondo il quale il Patto di Stabilitá costringe gli Stati nazionali a politiche di corto respiro. “Penso che il nuovo Patto di Stabilitá abbia in realtá l’impulso a lavorare sul medio e lungo periodo, infatti parliamo di un piano pluriennale di quattro o addirittura sette anni che i diversi Paesi devono presentare alla Commissione nelle prossime settimane, cioé adesso – ha detto Gentiloni -. Quindi penso che sia una prospettiva di lungo periodo. La collaborazione con il ministro Giorgetti é sempre stata ottima. Abbiamo lavorato insieme molto bene, ha avuto un ruolo importante nella definizione del nuovo Patto di Stabilitá rappresentando l’Italia e sostenendolo a nome dell’Italia”. Per il commissario europeo “l’Italia ha avuto dei buoni livelli di crescita. Noi abbiamo piú di altri Paesi da tenere insieme la necessitá di spingere la crescita e la necessitá di controllare il debito pubblico. Se c’é un punto su cui l’Italia é particolarmente esposta é quello del debito pubblico che, dopo quello greco, é il piú alto dell’Unione Europea e, a differenza di quello greco, non ha ancora imboccato come deve imboccare nei prossimi 10 anni una via sicura di graduale riduzione”. – Foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). xi2/sat/red 23-Ago-24 18:42