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Italia-Francia: Draghi e Macron per Ue più forte, ‘Trattato Quirinale segna storia’ (3)

Di Redazione |

Non poteva mancare, naturalmente, il tema migranti, spina nel fianco di un’Europa che, in questo più che su tutti gli altri dossier, fatica a procedere unita. Macron e Draghi condividono la stessa visione. “In ambito migratorio – rimarca infatti il presidente del Consiglio – riconosciamo la necessità di una politica di gestione dei flussi e d’asilo condivisa a livello europeo, basata sui principi di responsabilità e solidarietà”. Un’Europa da disegnare, un’Europa più equa, più solida, più integrata e più giusta.

E gli obiettivi di Italia e Francia “sono esattamente quelli dell’Ue – osserva Draghi – la lotta al cambiamento climatico, ad esempio, la transizione digitale, la transizione ecologica da realizzare con giudizio e rapidità. Vogliamo dotare l’Ue di strumenti che la rendano più forte” e che “siano compatibili con le nostre ambizioni e con le aspettative dei nostri cittadini. Il Trattato che abbiamo firmato oggi segna l’inizio di questo percorso”.

Segue un’energica stretta di mano Draghi-Macron, pacche sulle spalle, sorrisi a favore di cameraman e fotografi. Il Presidente francese lascia Villa Madama diretto al Vaticano per incontrare Papa Bergoglio. E forse anche al pontefice racconterà del disegno di un’Europa più forte e più giusta. Con un approccio diverso al dramma delle migrazioni. Un’Europa difficile da immaginare ma che il Trattato del Quirinale tenta quantomeno di tracciare. Una sfida da affrontare e vincere insieme perché la giornata di oggi segni davvero “un momento storico”, come auspicato da Draghi. (di Ileana Sciarra)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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