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Palma di Montechiaro

Uccise il cognato, condannato a 10 anni e 4 mesi

I giudici della corte d'appello hanno deciso così nei confronti di Raimondo Burgio che uccise Ignazio Scopelliti

Di Gaetano Ravana' |

I giudici della Corte di Appello di Palermo, hanno disposto la condanna a 10 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Raimondo Burgio, 39 anni di Palma di Montechiaro, che ha ucciso Ignazio Scopelliti di 45 anni, ucciso a colpi di pistola, al culmine di una lite, avvenuta in strada, il 2 novembre del 2018, davanti all’abitazione della madre dell’imputato. Burgio era stato condannato in primo grado dal tribunale di Agrigento a 17 anni e 4 mesi di reclusione.

Nel processo d’Appello il Sostituto procuratore generale Giuseppe Fici aveva chiesto una condanna a otto anni di carcere con il riconoscimento delle attenuanti generiche e della provocazione. Accolte le richieste dei legali dell’imputato, gli avvocati Francesco Scopelliti e Salvatore Pennica.

Burgio venditore di bombole e acqua, quel giorno, si sarebbe recato a casa di Scopelliti, verosimilmente per l’ennesimo chiarimento. Con sé si sarebbe portato una pistola. Ben presto ne è nata una discussione, poi l’uomo avrebbe estratto l’arma, ed ha sparato senza esitazione, da distanza ravvicinata, esplodendogli contro quasi l’interno caricatore. Scopelliti centrato al petto, è stramazzato sull’asfalto bagnato dalla pioggia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA