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Germania, fiducia sotto zeroBorse, Wall Street salva l'Europa

Germania, fiducia sotto zero. Borse, Wall Street salva l’Europa

Di Rino Lodato |

Dopo essere state in netto ribasso per tutta la mattinata, le Borse europee hanno invertito la tendenza con decisi recuperi sulla scia di Wall Street che ha aperto in significativo rialzo in una giornata priva di dati macro di rilievo. Per Milano si sarebbe trattato della settima chiusura negativa consecutiva. Al termine delle contrattazioni il Ftse Mib è salito a 19155,85 con un modesto rialzo dello 0,09%. Poco ma quel tanto che è bastato a far risalire l’indice Ftse Mib sopra quota 19mila, dopo aver toccato in seduta un minimo a 18756. Emergono Cnh Ind. (+5,36%), Telecom It. (+3,45%), StM (+2,46%). Fra i titoli guida, il peggiore Montepaschi (-3,97%).

Continua incerto, dunque, il cammino delle Borse continentali che, oltre alle vicende geopolitiche legate alla Russia e al rallentamento della Cina, sembrano scontare un più rapido deterioramento della prima economia dell’eurozona e che il Qe della Bce potrebbe non arrivare in tempo sufficiente ad evitare un ritorno alla recessione. Infatti è crollato ai minimi da novembre 2012 la fiducia degli investitori in Germania. A ottobre l’indice Zew relativo alle aspettative future è piombato a -3,6 da 6,9 di settembre. È il decimo calo mensile consecutivo ed è peggiore rispetto alle attese degli economisti che avevano preventivato un ribasso a zero. Il marcato ribasso dell’indice Zew, quindi, riflette la situazione di debolezza dell’economia dell’Eurozona accanto alle crescenti tensioni in Ucraina e in Medio Oriente. In flessione anche l’indice che monitora le condizioni attuali, sceso a 3,2 punti dai 25,4 di settembre.

Nonostante ciò, dopo essere state in netto ribasso per tutta la mattinata, le Borse europee, come detto, hanno virato in recupero sulla scia di Wall Street che ha aperto in significativo rialzo in una giornata priva di dati macro di rilievo ma senza riuscire a portarsi in positivo. Gli indici Usa hanno aperto in rialzo, sostenuti dall’ottimismo sulla Corporate America. In una giornata priva di dati macroeconomici in mostra Citigroup, grazie alla trimestrale. Gli investitori americani, dunque, ieri avrebbero deciso di ignorare l’Europa e in particolare l’altro dato preoccupante arrivato dalla Germania.

Lo spread tra Btp e Bund si è ampliato a 148 punti base dopo il crollo della fiducia degli investitori tedeschi, per chiudere a 147,33pb. L’allargamento si accompagna alla discesa del tasso del Bund al minimo storico dello 0,855%, sull’onda degli acquisti rifugio innescati dai crescenti timori per le prospettive dell’economia. Il rendimento del nostro Btp resta infatti stabile al 2,32%. Si impenna invece il tasso dei titoli greci a 10 anni che torna sopra il 7% (7,03%) per la prima volta da marzo alla luce dei dubbi sulla capacità di Atene di riemergere dal salvataggio internazionale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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