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Orti urbani di Librino, l’assemblea dopo il rogo. «Comunità compatta, chiederemo incontro al sindaco»

Dopo l'incendio del 30 luglio gli assegnatari dei terreni si sono riuniti insieme al Comitato di quartiere. Domani l'approfondimento sul quotidiano di carta

Di Leandro Perrotta |

«La nostra comunità è compatta, continueremo ad occuparci degli orti». Lo dice Giovanni Indelicato, uno degli assegnatari di un orto urbano in viale San Teodoro, nel quartiere Librino, parlando della partecipata assemblea tenutasi ieri pomeriggio. Il tema principale è stato la sicurezza: l’incendio che ha distrutto due capanni di legno, divampato il 30 luglio, è stato l’ultimo di una serie di episodi che hanno turbato la comunità. Da anni ormai gli orti sono mira di atti vandalici e piccoli furti, e anche per il Comitato Librino Attivo, che ha proposto l’assemblea all’interno dell’area dove peraltro gestisce uno degli orti in collaborazione anche con il Sunia, è arrivato il momento di un confronto con le istituzioni.

«Gli ortolani – scrive il Comitato – lamentano l’assenza di controllo del territorio nonostante le denunce più volte avanzate». Il gruppo elenca anche una serie di problematiche relative all’area che riguardano «illuminazione, acqua, pulizia e scerbamento e l’assenza di videocamere di controllo». Proprio le videocamere erano parte del progetto di riassetto dell’area proposto nel bando di Democrazia partecipata del Comune e vinto ormai due anni fa dal Comitato. «Non abbiamo informazioni su come procede il progetto. Questo progetto avrebbe messo ordine nell’area che attualmente si trova in condizioni pessime. Si è quindi deciso di chiedere un incontro al sindaco e al prefetto per cercare di risolvere tali problemi», conclude la nota.

Nella prossima edizione cartacea quotidiano La Sicilia un più ampio servizio dedicato agli ortiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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