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Alle 20 concerto e fuochi da sira 'o tri

Alle 20 concerto e fuochi da sira ‘o tri

Di Redazione |

CATANIA – L’attesa. Ci vediamo la sera del tre in piazza. Un rincorrersi di appuntamenti per vedersi, per incrociarsi in quel clima di papabile gioia. Come ogni anno, i festeggiamenti in onore di Sant’Agata entrano nel vivo con il gran concerto lirico-sinfonico e i fuochi artificiali per l’emozionante show “da sira o’ tri”. La musica, che evoca idee e sentimenti, ricordi ed appuntamenti con la vita, con gli incontri, con chi amiamo, è mediata da un’atmosfera di pregnante suggestione. Ed è così ogni volta.

La gente attende, di solito sfidando i rigori del freddo, anche se stasera pare che sia prevista una temperatura straordinariamente mite. Come in un corale rendez vous a piazza Duomo, le decine di migliaia di “cittadini” aspettano sotto la cattedrale. La postazione ideale per stare esattamente al centro della musica. Per essere in sintonia. Ci si incontra, quindi, scambiandosi buone nuove, baci ed abbracci e il grande quadrilatero storico bardato a festa è un amplificatore di emozioni e parole. Fuochi e note, clarinetti e disegni spettacolari, celebri melodrammi e girandole sfavillanti.

Allo scoccar delle otto della sera, tutti con gli occhi puntati verso il cielo scuro che si tinge di mille colori. Appena terminata l’ultima batteria di fuochi, attaccano trombe, flauti e clarinetti; i cantori della Corale Giuseppe Tovini, diretti dal maestro Paola Marchese e il complesso bandistico “Città di Acireale” diretto dal maestro Salvo Miraglia schierati sotto palazzo dei Chierici, intoneranno tutte le cantate, l’Inno di Sant’Agata e la Coroncina.

L’inizio ufficiale del concerto, presentato dalla giornalista Ornella Ponzio, vedrà il tradizionale omaggio al Cigno catanese dei musicisti nella Sinfonia di Norma, seguita dalla vibrante Casta Diva interpretata dal soprano Piera Bivona; lo slancio melodico della sinfonia de La gazza ladra di Rossini e la sinfonia “Fuochi Etnei“ di Miraglia, si annoderanno alle opere, pervase di amor patrio e di passione di Giuseppe Verdi. Del padre del melodramma italiano si diffonderanno i cori tratti dal Nabucco “ Va pensiero”, da I Lombardi alla prima crociata, “ O Signore dal tetto natio” e“ Si ridesti il leon di Castiglia” dall’ Ernani. L’atteso “Nessun dorma” con il tenore Francesco La Spada, mentre il factotum de Il barbiere di Siviglia, di Rossini, sarà il baritono Sandro Paternò. La notte del “Tre” si concluderà con il corale brindisi de “La traviata”, nell’avvio della giornata di grande festa per la Patrona di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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