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Giro di Sicilia, 2 milioni per la comunicazione, e ora Schifani riflette

Convenzione con Rcs Sport (10 milioni) fra atti acquisiti dalla Gdf per Procura e Corte dei conti

Di Mario Barresi |

C’è anche un evento che s’è concluso da poco, nelle carte sequestrate dalla guardia di finanza negli uffici dell’assessorato regionale al Turismo. Agli atti della doppia indagine – una della Procura di Palermo e l’altra della Corte dei conti regionale – scaturita dallo scandalo Cannes ci sono anche le spese per le manifestazioni legate al ciclismo. Documenti che il governatore Renato Schifani (fu lui a stoppare la mostra “Sicily, Women and Cinema” che sarebbe costata 3,7 milioni) evidentemente non ha letto. O magari li ha letti e sta meditando sul da farsi. Potrebbe essere interpretato così il suo sibillino passaggio, nel corso della recente conferenza stampa sul Giro di Sicilia accanto all’assessora Elvira Amata: «Non è detto che per future manifestazioni del genere non possiamo rivolgerci ad altri partner nazionali».Di certo non potrà farlo per il mini-tour ciclistico. Di cui è titolare Rcs Sport, esclusivista del marchio “Giro di Sicilia”, status in veste del quale ha firmato, con trattativa privata, una convenzione col precedente governo regionale. Un accordo molto ricco: soltanto per la promozione dell’Isola nell’ambito dell’ultimo evento (che unifica il Giro alla Palermo Sport Tourism Arena) l’importo è di quasi due milioni. Precisamente 1.952.000 euro «per l’acquisto di servizi di comunicazione».

Quali? La trasmissione dell’evento in tv, la diffusione sulla carta stampata e online, il sito web della manifestazione, le pagine ufficiali social, striscioni, cartelli, fasce delle miss e logo della Regione sparso un po’ ovunque. In questa cifra, ovviamente, non è compreso il costo dell’evento in sé, già pagato da organizzatori e sponsor. In pratica mezzo milione di euro a tappa, compreso di “Arena” per 16 scuole, 1.200 ragazzi e 20 federazioni e club sportivi.

L’approvazione arriva a fine 2022, curiosamente negli stessi giorni in cui si firma il contratto per Cannes. Ed è l’assessorato a offrire a Rcs il pacchetto doppio: essendoci 1,9 milioni «a disposizione» vanno unificate le offerte per il Giro (1,2 milioni) e l’Arena, come chiede il 20 dicembre scorso l’allora dirigente generale ad interim Calogero Franco Fazio. Lo stesso del via libera al progetto sulla Croisette. Ma stavolta – al contrario dell’altra manifestazione poi cancellata, che qualcuno ha provato ad attribuire all’interim di Schifani prima della nomina della giunta – c’è la firma dell’ex assessore Francesco Scarpinato. Che nelle «determinazioni» in calce a un atto del 2 dicembre, scrive di suo pugno: «Si condivide per gli aspetti di natura programmatica e politica e si chiede di avviare gli atti necessari».

Dallo stesso documento si evince il pregresso fra assessorato e Rcs Sport: 1,2 milioni per il Giro di Sicilia 2019, diventati 2,3 l’anno dopo e poi tornati 1,2 nel 2022; poi 3,8 milioni per la Grande Partenza del Giro d’Italia e 750mila euro per l’evento nazionale del 2022; infine 1,6 milioni per SeeSicily. In tutto oltre 10 milioni, in forza di una rimodulazione del Fsc deliberata dalla giunta di Nello Musumeci il 31 maggio 2022.

E adesso, dopo i quasi due milioni per l’edizione del “Girino” 2023, è già arrivata la proposta per l’anno prossimo. Che farà Schifani?Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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