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LA MANIFESTAZIONE

In centinaia in piazza a Palermo per gli operai che hanno perso la vita a Casteldaccia: «Basta morti sul lavoro»

Lo sciopero indetto dai sindacati per protestare dopo la tragedia di ieri. «È un bollettino di guerra»

Di Redazione |

Centinaia sono in piazza questa mattina, davanti la prefettura di Palermo, per protestare dopo la morte, avvenuta ieri a Casteldaccia, di cinque operai. Un sesto è ricoverato in condizioni molto gravi al Policlinico. L’iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto anche quattro ore di sciopero generale a cui si affianca quello di 8 ore proclamato dalle segreterie provinciali di Fillea, Filca, Feneal.

I sindacati continuano a chiedere sicurezza sul lavoro. “O cambiano le cose o proseguiremo a oltranza con le mobilitazioni, per rivendicare la sicurezza nei cantieri – affermano i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – Con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno”.

“Basta morti sul lavoro” è uno degli striscioni che sono stati appesi nella notte nel centro di Palermo. Ci sono anche molti volantini sempre per dire no agli infortuni mortali. Una iniziativa della Fillea, i sindacati degli edili. Gli striscioni e i volantini sono stati lasciati sui ponteggi e i cantieri.

La categoria dei chimici di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno deciso di devolvere alle famiglie degli operai morti ieri nella strage di Casteldaccia, nel Palermitano, la giornata di sciopero di 4 ore indetta per oggi dai sindacati. Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rappresentanze di varie categorie, sono in piazza questa mattina, davanti la Prefettura di Palermo, per rivendicare ancora una volta la sicurezza sul lavoro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA